QUI BOLOGNA-COMO. Il Bologna rialza la testa. La compagine emiliana, dopo il ko all’esordio, conquista la sua prima vittoria stagionale superando 1-0 il Como nel match del Dall’Ara, valevole per la seconda giornata del campionato di Serie A 2025/2026: decisivo un gol di Riccardo Orsolini. I ragazzi di Vincenzo Italiano si rendono protagonisti di un buon avvio di partita e al 4’ chiamano subito in causa Butez con una conclusione di Orsolini, che viene respinta dal portiere. Nel club lombardo, infatti, il primo ad accendersi è il solito Nico Paz che, dopo essere stato precedentemente steso da Heggem, al 22’ tenta una conclusione dalla distanza senza centrare lo specchio della porta. Al 27’ Cesc Fabregas è costretto ad effettuare la prima sostituzione in seguito all’infortunio di Van Der Brempt, che viene rilevato da Smolcic. Intorno alla mezz’ora è di nuovo il Bologna a costruire delle azioni pericolose: prima un insidioso cross di Cambiaghi su cui non arriva Fabbian e poi il tiro di Orsolini, su cui è decisivo l’intervento di Butez. Il più attivo nella squadra emiliana è il numero 7, che impegna il portiere avversario anche al 36’, prima della segnalazione del fuorigioco. Dopo un minuto di recupero le due compagini tornano negli spogliatoi sul parziale di 0-0. Nella ripresa il Como si ritaglia la prima occasione con Vojvoda, che lascia partire un cross per Nico Paz, il quale viene arginato dal neo-entrato Lucumì. La risposta degli emiliani, però, non si fa attendere e al 59’ trovano la rete del vantaggio grazie ad un incontenibile Riccardo Orsolini: il marchigiano viene servito al limite dell’area da Castro e batte Butez di prima intenzione. La formazione biancoblu cerca di riorganizzarsi per andare a caccia del pareggio, ma al 67’ è ancora Orsolini a mettere in affanno la retroguardia avversaria, che respinge l’ennesima conclusione dell’attaccante. Al 78’ il neo-entrato Dallinga prova a sfruttare un perfetto cross di Lykogiannis, ma il suo colpo di testa termina sul fondo. Nel finale l’assalto dei lombardi viene contenuto dai padroni di casa, che portano a casa il primo successo stagionale. In virtù di questo risultato il Bologna conquista i suoi primi punti in campionato e aggancia in classifica, tra le altre, anche il Como a quota tre. Dopo la sosta i rossoblù affronteranno il Milan al Meazza, mentre i lariani ospiteranno il Genoa al Sinigaglia.

QUI PARMA-ATALANTA. Secondo pareggio consecutivo per la nuova Atalanta di Ivan Juric, contro il Parma finisce 1-1, al gol di Pasalic ha risposto Cutrone. Primo punto per Cuesta, dopo la sosta i gialloblù affronteranno il Cagliari fuori casa. Due punti soltanto per i bergamaschi che nel prossimo turno ospiteranno il Lecce. È stata una gara equilibrata sin dalle prime battute, Ivan Juric ha confermato lo stesso undici sceso in campo contro il Pisa, Scamacca - tornato al Tardini dopo il terribile infortunio al crociato dello scorso anno in amichevole -, è stato supportato da Maldini e De Ketelaere. Cuesta ha risposto con un modulo speculare che ha creato grattacapi a una Dea ancora in cerca della propria identità. L’occasione più ghiotta del primo tempo è capitata sui piedi dello stesso Scamacca, il numero 9 atalantino - dopo una palla persa da Keita - ha tentato un pallonetto colpendo però il palo. I ducali hanno tentato in un paio d’occasioni la conclusione dalla distanza, ma Carnesecchi ha risposto presente. Nella ripresa i bergamaschi hanno faticato dal punto di vista della precisione, il Parma ha sfiorato la rete del vantaggio con Oristanio. I cambi sulla corsia mancina (Zappacosta per Zalewski e Kamaldeen per Maldini), hanno dato linfa vitale agli ospiti, l’ex Southampton ha avuto subito una buona occasione per sbloccare il punteggio, ma non è riuscito a servire Krstovic. L’ex Lecce, a un quarto d’ora dalla fine, si è costruito una buona occasione, la conclusione però non ha impensierito l’estremo difensore del Parma. Al 34’ è arrivata la rete dell’1-0 sull’asse Krstovic-Pasalic, il croato con un tiro dal limite è riuscito a scardinare la difesa gialloblù. Sei minuti più tardi i padroni di casa hanno pareggiato i conti, sugli sviluppi di un calcio di punizione Cutrone ha ribadito in rete una respinta di Carnesecchi.

QUI NAPOLI-CAGLIARI. Il Cagliari non ferma i Campioni d’Italia. Il Napoli non stecca la prima al ’Maradonà nonostante i coraggiosi ragazzi sardi abbiano gettato in campo cuore ed orgoglio per 95’. Nell’ultimo tentativo offensivo è stato Anguissa a trovare il gol che ha sbloccato la partita. Per i sardi, che hanno centuplicato le forze pur di ottenere un punto voluto, sudato ed, alla fine, anche meritato, un’autentica beffa. I campani non hanno trovato il bandolo della matassa finendo nell’imbuto predisposto da mister Pisacane. Inutili tutti i tentativi di sfondare il muro di gomma allestito dai sardi fino al cross di Olivera ed al tocco vincente di Anguissa. In avvio Spinazzola cerca Lucca (4’) che non ci arriva. Al 12’ retropassaggio rischioso di Prati, Caprile spazza. Gli azzurri pressano, al 18’ cross di Spinazzola per Lucca che non arriva alla deviazione di un soffio. Zappa rischia il secondo cartellino giallo, quindi Caprile non si fa sorprendere dalla punizione di De Bruyne. Il predominio azzurro è netto ma il portiere sardo non suda particolarmente. Anzi è Palestra che sfonda a sinistra, la difesa campana si salva in extremis. Un tiro di De Bruyne alto di un metro (39’), Zappa crossa (41’), Prati va di testa, palla alta. Al 44’ dribbling di McTominay e Caprile sventa in corner il tiro dello scozzese. Nella ripresa continua il pressing partenopeo per cercare il gol. Caprile respinge un tiro di Spinazzola quindi Politano ruba palla a Folorunsho e va al tiro, palla fuori di poco. Al 29’, però, Luvumbo dalla destra mette un pallone sul secondo palo: Folorunsho non ci arriva di pochissimo. Il Cagliari continua con un atteggiamento prettamente difensivo chiudendo tutti i varchi ai campioni d’Italia. Si gioca ad una porta, quella rossoblù, ma non è facile superare l’arcigna difesa dei sardi. I campani collezionano angoli e continuano a pressare, gli ospiti cercano di allentare la tensione, un errore difensivo per poco non lancia Lang. McTominay non sorprende Caprile (48’), il Napoli continua ad attaccare fino al 95’ poi Anguissa trova la zampata su cross di Olivera e gli azzurri esultano.

QUI PISA-ROMA. Due su due per la Roma, che vince anche la prima in trasferta battendo il Pisa per 1-0 nella seconda giornata di Serie A grazie alla rete di Soulè nella ripresa. Prosegue anche la striscia positiva di Gasperini nei testa a testa con Gilardino, che ha battuto in tutti i quattro incroci. Lo stadio Arena Garibaldi ritrova la Serie A dopo 34 anni e l’atmosfera è di quelle magiche. Un entusiasmo che dagli spalti si riversa in campo, dove gli uomini di Gilardino approcciano la partita con attenzione e spirito di sacrificio. Sono proprio i nerazzurri a rendersi pericolosi per primi, con un’occasione enorme all’8’: cross di Touré per Meister, che colpisce di testa a colpo sicuro ma anche troppo centrale, con Svilar che in qualche modo blocca. Due minuti dopo, la combinazione tra Marin e Aebischer favorisce lo scatto in profondità ancora di Meister, che tenta un tocco di punta esterna che si spegne sul fondo. Con il passare dei minuti, il ritmo del Pisa cala e la Roma ha il predominio del gioco, ma occasioni da rete vere e proprie non arrivano, se non con una punizione di Soulè da molto lontano bloccata da Semper. Al rientro in campo Gasperini prova a cambiare qualcosa inserendo Dybala al posto di un acciaccato El Shaarawy. E la mossa dà subito i suoi frutti: al 55’ l’argentino si accentra e serve a centro area Ferguson, che difende palla e l’appoggia per Soulè, bravo a scaricare in rete un piazzato su cui Semper non può nulla. L’ex Juventus e Frosinone conferma il feeling lontano dall’Olimpico (cinque gol lo scorso anno in campionato, tutti in trasferta) trovando anche la doppietta con un tiro da pochi passi dopo aver vinto un rimpallo su cross di Dybala. Ma la rete viene annullata dopo l’intervento del Var, che ha ravvisato un tocco di mano di Soulè che ne ha favorito il controllo palla. Gilardino cerca la scossa con un triplice scambio e in effetti si rivede in avanti il Pisa con un tiro di Aebischer alto non di molto, ma comunque controllato da Svilar. I toscani, però, sono stanchi, non riescono a pungere e soffrono Dybala, che prima viene chiuso al tiro e poi da calcio d’angolo trova la testa di N’Dicka, che non centra lo specchio. L’ultimo lampo arriva all’88’ con l’incursione centrale di Calabresi e il passaggio per Meister, che forse ha spazio per tirare ma decide per un tacco impreciso alla ricerca di Stengs.

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