SANTA MARINELLA – Grande partecipazione al consiglio comunale in seduta pubblica per trattare il tema relativo alla convenzione tra la Regione Lazio e il Comune di Santa Marinella.

Oltre ad una gran folla che ha occupato la parte riservata al pubblico, nei banchi dei consiglieri erano presenti tutti i rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione. Dopo oltre due ore di discussione però, non si è giunti ad alcun accordo, viste le posizioni diverse tra il Comitato per la difesa del castello e la maggioranza in consiglio comunale e per non rompere i rapporti tra chi vuole il castello ad uso pubblico e il primo cittadino più propenso ad una mediazione con Lazio Crea, si è deciso di ritirare la nuova convenzione redatta dal Comune.

Per la maggioranza, il presidente del consiglio comunale Emanuele Minghella, ha detto esplicitamente che andrebbero rispettati i punti stilati nella convenzione redatta dal Comune e condivisa dalla Regione per non andare allo scontro diretto che non gioverebbe a nessuno.

“Il nostro museo deve essere un veicolo che va di pari passo con lo sviluppo del castello – ha detto Minghella – non è possibile pensare che la biglietteria del museo venga separata da quelle che sono le attività all’interno del castello. La biglietteria deve essere condivisa e chi ha il compito di gestire questa parte amministrativa non può prescindere dal condividere che le attività artigianali presenti all’interno del maniero vadano riaperte. Nessuno deve restare a piedi, cosi come i volontari del gruppo archeologico cerite che è impegnato nel lavoro manuale delle scoperte archeologiche, ma qualunque sia l’indicazione del consiglio, vanno mantenuti due concetti chiari, l’associazionismo e le attività produttive devono essere preservate. Così come la direzione museale deve essere assegnata al Comune che ha un suo archeologo capace, che ha dimostrato di poter mandare avanti gli studi e la creatività museale e quindi la direzione dei musei deve essere assegnata a Flavio Enei”.

Negli interventi, la signora Di Liello di Coalizione Futuro, ha ribadito la posizione del Comitato che tende a mantenere aperte le strade per una gestione del maniero a carattere pubblico a differenza degli esponenti della Regione che invece continuano a battere la strada del privatistico.

“Questa storia della convenzione è partita male perchè Lazio Crea ha presentato una convenzione a lei favorevole tenendo il Comune ai margini. Quel maniero ha un ruolo ben preciso nella nostra comunità. Se Lazio Crea vuole fare un resort di lusso nel castello, sbaglia di grosso. Il castello ha una funzione di patrimonio culturale enorme da tramandare alle nuove generazioni. Dobbiamo dire chiaro alla Regione che quel castello non si deve toccare da quello che è il suo scopo”.

L’imminente chiusura della biglietteria dei Musei del Mare e dalla Rocca da parte di Coopculture all’inizio di novembre – ha detto il Comitato - evidenzia come le decisioni sul futuro museale del castello siano urgenti. Il Comitato insiste affinché il Comune non rinunci alla gestione della biglietteria, la quale ha fruttato negli ultimi anni circa 100 mila euro all’anno, malgrado l’assenza di una reale promozione pubblicitaria. Di questa somma, 50mila sono state date a Lazio Crea, senza che questa abbia minimamente contribuito all’allestimento e promozione dei musei. Quello che il Comitato auspica è che la biglietteria dei musei rimanga nella piena gestione comunale. Il Comitato insiste anche che il Museo della Rocca non venga smantellato, che vengano mantenuti i tre livelli attuali d’esposizione, arricchiti con i reperti emersi dalle ricerche archeologiche successive alla sua inaugurazione. Il Sindaco, pur dichiarandosi disponibile al dialogo e a possibili aggiustamenti, avrebbe voluto portare all’attenzione dell’assemblea una sua bozza di convenzione con Lazio Crea, la quale prevede una possibile cessione della biglietteria alla stessa Regione, la riduzione del museo da tre a due livelli ed il trasferimento dei depositi e centro studi in locali esterni al castello».

«Questi erano i termini per un possibile accordo con la Regione – dice Tidei – ma a questo punto preferisco non parlare della convenzione perché non vorrei passare da quello che è d’accordo con la Regione per diventare poi un nemico del popolo. Allora io ritiro la mia proposta di convenzione che probabilmente sarebbe stata approvata dalla Regione, ma io mi astengo e lascio ai consiglieri di avanzare una proposta che mi auguro possa trovare l’accordo della Regione”.

“La Regione invade il campo e si appropria del nostro castello – dice Fiorelli – noi abbiamo fatto tanti lavori per questo maniero, ma mi sembra che la Regione abbia intenzione a mandare via tutti e prendersi il castello. Noi dobbiamo preservare sia i posti di lavoro che la possibilità di avere lo spazio per le manifestazioni. Noi vogliamo dialogare con la Regione per presentare dei progetti, vediamo se accettano”.

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