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Prodotto del calcio locale, Emanuel Anselmi ha appeso gli scarpini al chiodo da pochi anni. Però, l’amore per il calcio lo ha subito riportato sui campi da gioco e, da mister, si è guadagnato l’affetto dei suoi ragazzi. Dopo 2 anni al Città di Cerveteri, Emanuel ha deciso di prendersi una pausa e di ripartire, quest’anno, dalla RIM Sport Cerveteri completando il reparto dei tecnici che si occuperanno del settore agonistico. Nello specifico l’ex capitano del CFC lavorerà con il gruppo degli Under 15, sempre in collaborazione con la DM84, facendosi carico di una squadra di età mista che giocherà con diversi ragazzi più piccoli.
«Ho iniziato a giocare a calcio a 6 anni – ha raccontato il mister che ha iniziato da circa una settimana i suoi allenamenti – e ho girato tanto sul territorio tra Ladispoli, Maccarese e Cerveteri. Venivo da 2 stagioni impegnative dal punto di vista mentale, avevo bisogno di ricaricarmi e di continuare a studiare. Dopo il mio ultimo anno da giocatore nel 2021, una mia amica mi ha proposto di seguire un gruppo di ragazzi così, un po’ per gioco, mi ci sono dedicato. Per me, è stato un uragano di emozioni perché avevo preso i bimbi che venivano dai piccoli amici. All’inizio sembro un po’ duro, ma mi affeziono ai ragazzi. Come istruttore bisogna essere un po’ come l’acciaio, mantenere la giusta rigidità quando serve, ma anche essere malleabile in alcune occasioni. Ciò che è certo è che il calcio è una scuola di vita, le regole devono esserci.
Quando mi sono dimesso dal Città di Cerveteri – ha spiegato Anselmi – sono stato contattato dalla RIM. Tra l’altro io ero stato allenato da Fabrizio Carbone e ora lo ritrovo da collega. Diciamo che la mia ambizione era quella di seguire una squadra che giocasse ad 11 e ci sono riuscito. È una sfida a livello personale e sarà anche abbastanza tosta perché abbiamo tanti bambini sotto età. Sarà un campionato molto impegnativo.
Ho conosciuto i ragazzi e le prime impressioni sono positive. Però, devono essere spinti a fare di più perché lo scorso anno non hanno vissuto una stagione semplice. Il mio obiettivo è dare loro una bella spinta emotiva e poi lavorare tanto a livello fisico. Dopo i primi allenamenti, posso dire che mi stanno seguendo. Ho preparato loro una piccola lista di regole, alcune non troppo convenzionali. Per me è importante che si crei gruppo e, per esempio, ho suggerito loro di fare una bella passeggiata di squadra il giorno in cui non si allenano. Inoltre, li ho invitati a leggere un libro la sera prima della partita per staccarsi dagli schermi e rilassarsi. Sto cercando di farli parlare, di farli unire. Alla fine il mister, con le dovute cautele, è uno psicologo. Devo tirare fuori quello che neanche loro sanno di avere.
Quando sono entrato alla RIM ho trovato un ambiente familiare. Avevo diverse cose sul tavolo e alla fine ho scelto questa società. Sono tutti entusiasti da Fabrizio Carbone, Paolo Lancianese e Massimo Paolangeli. Mi hanno quasi spiazzato, ma sono pronto a lavorare».
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