PHOTO
Alessandro Battistoni ha dominato lo sprint, conquistando la vittoria con un tempo di 2 ore e 30 minuti e una media di 39,2 km/h. Alle sue spalle, Pietro Scottoni (Vangi Il Pirata) e Luca Carnicella hanno completato il podio, mentre Lorenzo Guglielmi (Pedale Casalese) e Flavio Astolfi hanno chiuso rispettivamente al quarto e quinto posto nel Gran Premio Madonna delle Grazie che si è svolto sabato, mentre a trionfare domenica al Gran Premio dei Faggi nella classifica a squadre il Team Bike Terenzi si è imposto davanti a Il Pirata e Ciclo Club Dario Bianchi.
Il borgo di Allumiere ha vissuto un fine settimana indimenticabile tra il 30 e il 31 agosto, trasformandosi in un palcoscenico di sport, passione e memoria collettiva. Le strade e le piazze del paese si sono riempite di pubblico, famiglie, appassionati e curiosi accorsi da tutto il territorio per assistere a due appuntamenti che da sempre rappresentano l’anima ciclistica della comunità: il 73° Gran Premio ciclistico “Madonna delle Grazie”, dedicato alla categoria Juniores, e il Gran Premio dei Faggi, riservato ai più piccoli. Sono stati due giorni di grande partecipazione, organizzazione impeccabile e forti emozioni. Un evento che, ancora una volta, ha confermato quanto il ciclismo sia parte integrante dell’identità di Allumiere, capace di unire generazioni e di trasformare lo sport in un rito collettivo.


Il Gran Premio Madonna delle Grazie non è una semplice corsa, ma un pezzo di storia. La sua prima edizione risale al 1903, quando un gruppo di appassionati locali decise di organizzare una gara per celebrare la patrona del paese. All’epoca, le strade erano sterrate e i corridori affrontavano le salite impervie delle colline tolfetane con biciclette pesanti e rudimentali, mentre il pubblico li incitava lungo ogni metro di percorso. Nel corso dei decenni, il Gran Premio ha visto passare campioni e giovani talenti destinati a scrivere pagine importanti del ciclismo italiano.
Dopo un’interruzione negli anni ’70, la gara è rinata negli anni ’90 grazie alla determinazione della comunità e alla passione degli organizzatori, ritornando progressivamente a essere un punto di riferimento nel panorama ciclistico regionale. Oggi, dopo più di 120 anni di storia, il Gran Premio è una delle manifestazioni più antiche e prestigiose del Lazio, capace di unire sport, tradizione e devozione popolare. Il pomeriggio di sabato 30 agosto ha regalato al pubblico un’emozione indimenticabile. Alle ore 16, dopo la benedizione di don Roberto e il saluto del sindaco Luigi Landi, è partita la 73ª edizione del Gran Premio, organizzata dall’Associazione Madonna delle Grazie di Allumiere APS, in particolare da Ivo Moraldi, Pietro Zaini e del presidente Mario Flamini insieme ad altri membri dell'amministrazione comunale. Sono intervenuti i fratelli Petito, grandissimi e pluripremiati ciclisti professionisti ed appassionati di ciclismo, che dal Palco sabato hanno elogiato tutta l'organizzazione del Gran Premio Madonna delle Grazie.
«Questa gara – ha ricordato il sindaco Landi – è parte della nostra identità. Ogni edizione è un omaggio alla nostra storia, alla nostra comunità e alle generazioni che hanno costruito questo legame speciale tra Allumiere e il ciclismo».
La corsa, dedicata alla memoria di Massimo Superchi e Claudio Pagliarini, si è svolta su un circuito tecnico di 7 chilometri da ripetere 14 volte, per un totale di 98 chilometri. Sin dalle prime battute, il ritmo è stato altissimo, con numerosi tentativi di fuga. Il primo a provarci è stato Franco Sautariello (CPS Professional Team), seguito poco dopo da Cornacchini e Alessandro Battistoni, ma entrambi sono stati ripresi dal gruppo. La svolta è arrivata all’ottavo giro, quando Battistoni (Fior di Grano), Luca Carnicella (CPS Professional) e Flavio Astolfi (U.C. Dippach) hanno preso il largo, guadagnando oltre un minuto di vantaggio. Astolfi, protagonista di una corsa generosa, ha ricevuto il Premio della Combattività “Vincenzo Amici”, ma nel finale sei corridori sono riusciti a rientrare sui battistrada. Sul rettilineo d’arrivo di Piazza della Repubblica, davanti a un pubblico entusiasta, Alessandro Battistoni ha dominato lo sprint, conquistando la vittoria con un tempo di 2 ore e 30 minuti e una media di 39,2 km/h.
Alle sue spalle, Pietro Scottoni (Vangi Il Pirata) e Luca Carnicella hanno completato il podio, mentre Lorenzo Guglielmi (Pedale Casalese) e Flavio Astolfi hanno chiuso rispettivamente al quarto e quinto posto. «Oggi stavo bene e ci credevo – ha commentato un emozionato Battistoni –. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, alla squadra e a chi mi sostiene. Ora guardo con fiducia al Giro della Lunigiana».
La giornata di domenica 31 agosto è stata, invece, dedicata ai più piccoli con il Gran Premio dei Faggi, organizzato dal Ciclo Club Allumiere guidato dal presidente Andrea Monaldi. Inserito nel circuito promozionale “Baby Road Summer”, l’evento ha visto la partecipazione di oltre cinquanta bambini provenienti da Lazio, Campania e Toscana. I piccoli corridori si sono sfidati su percorsi appositamente adattati: 650 metri per i più giovani e circa 1100 metri per le categorie maggiori.
È stata una vera festa dello sport, con genitori, nonni e amici che hanno applaudito e incoraggiato ogni partecipante dall’inizio alla fine. Nella classifica a squadre, il Team Bike Terenzi si è imposto davanti al Pirata e Ciclo Club Dario Bianchi. Al termine delle gare, premi e pacchi gara sono stati consegnati a tutti i bambini, perché qui il vero obiettivo non è vincere, ma partecipare, divertirsi e crescere insieme.
«È stato emozionante vedere i ragazzi correre con così tanta passione – ha dichiarato Monaldi –. Ringrazio il Comune, i volontari e le famiglie che hanno reso possibile questa giornata. Questa è la strada giusta per trasmettere ai più piccoli i veri valori dello sport». Il successo di questo doppio appuntamento è stato reso possibile da un lavoro di squadra impeccabile. L’Associazione Madonna delle Grazie di Allumiere APS, il Ciclo Club Allumiere, la Protezione Civile, i volontari, gli sponsor e le istituzioni locali hanno collaborato con passione e precisione per offrire un evento all’altezza della sua tradizione.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia e la Città Metropolitana di Roma Capitale hanno sostenuto l’iniziativa, contribuendo alla promozione di un appuntamento che valorizza il territorio e rafforza l’identità sportiva del borgo. Tutto è stato curato nei minimi dettagli: partenze puntuali, percorsi perfettamente segnalati, sicurezza garantita e premiazioni impeccabili. Il presidente del Comitato Regionale Lazio, Maurizio Brilli, ha espresso parole di grande apprezzamento: «Il Gran Premio Madonna delle Grazie è una delle manifestazioni più antiche e prestigiose del nostro calendario. Allumiere dimostra che quando passione e professionalità si incontrano, nascono eventi che lasciano un segno».
Il Gran Premio Madonna delle Grazie ha visto negli anni il passaggio di grandi talenti. Negli anni ’50, memorabile fu la vittoria di Vittorio Giorgi, che tagliò il traguardo dopo una fuga solitaria di oltre 40 chilometri. Negli anni ’70, l’arrivo al fotofinish di Sergio Zangrilli rimase nella memoria di tutti per l’entusiasmo incontenibile del pubblico. Con la rinascita della gara negli anni ’90, il Gran Premio è diventato una vetrina privilegiata per giovani promesse del ciclismo: molti di loro hanno poi raggiunto il professionismo, portando con sé il ricordo delle salite e dei rettilinei di Allumiere.
Ancora oggi, questa corsa rappresenta un laboratorio naturale per i campioni di domani. Il weekend del 30 e 31 agosto ha confermato, ancora una volta, il ruolo centrale di Allumiere nel panorama ciclistico regionale. Due giornate intense che hanno unito agonismo e festa popolare, memoria e futuro, tradizione e innovazione. Da una parte, l’epica del Gran Premio Madonna delle Grazie, custode di oltre un secolo di storia; dall’altra, l’entusiasmo e la freschezza dei piccoli protagonisti del Gran Premio dei Faggi. Due anime diverse, un unico cuore pulsante: quello di una comunità che vive lo sport come orgoglio e appartenenza. Allumiere non ha solo ospitato due gare: ha celebrato la sua storia, la sua gente e il suo futuro, regalando emozioni indelebili a chiunque abbia avuto la fortuna di esserci.
@RIPRODUZIONE RISERVATA