TARQUINIA - Un limite di velocità poco compatibile con una riserva naturale e un’area pedonale.

A sollevare il “caso Saline” di Tarquinia è un assiduo frequentatore di uno dei luoghi più gettonati dai tarquiniesi per passeggiate tranquille tra mare, sole e suoni della natura, con l’obiettivo di rimettersi in forma e staccare per un po’ la spina dai problemi quotidiani.

Un vero toccasana che stride con pericolo e velocità.

«Ho tenuto duro tutta l'estate - dice il frequentatore - Ma oggi, sarà che mi sono alzato di cattivo umore anche per il fatto che finisce l'estate, mi voglio sfogare. Da assiduo frequentatore della riserva naturale delle Saline, sia della spiaggia che dell'area pedonale, dove provo a tenermi in forma con frequenti camminate, più di una volta mi sono imbattuto in automobili che transitano per raggiungere il borgo. Una volta ne ho contate 15 parcheggiate. Qualcuno, illuminato, rallenta e sorpassa i pedoni a velocità ridotta, qualcun altro, probabilmente uscito tardi da casa e in ritardo sul lavoro, sfreccia incurante del fatto che sta passando in un'area pedonale».

«Diamo per scontato che chi passa sulla strada ha il permesso di transito - sottolinea il cittadino - ma quello che mi sembra fuori da ogni logica è come mai che in questa area pedonale nonché riserva naturale il limite di velocità sia di ben 50 km/h. Lo stesso di molti tratti di una strada come l'Aurelia Bis. Addirittura sul lungomare, quando non è area pedonale, il limite è, giustamente, di 30 km/h. e mi verrebbe da dire che è pure troppo, ma alle Saline, dove i genitori spesso lasciano liberi i bambini anche in bicicletta e dove si passeggia o si corre anche con gli auricolari, no. Lì il limite è di 50 km/h.»

«Una volta - racconta - una macchina che spesso trovo parcheggiata sotto la stazione dei carabinieri forestali mi ha sfiorato mettendo le ruote sulla terra fuori dall'asfalto pur di non rallentare. E che gli si può dire. Era sotto il limite di velocità. Cosa ancora più comica è che nella cartellonistica stradale in entrata ed in uscita dal borgo c'è un cartello che avvisa della presenza di dossi di rallentamento che però sono stati rimossi. Forse perché rovinavano le sospensioni delle macchine dei corridori».

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