«Cercherò di vannaccizzare la Lega, se avessi creato un mio partito avrei spaccato il centrodestra facendo un favore alla sinistra. La proposta di essere vicesegretario mi lusinga ma, quello che conta, è raddrizzare il mondo perché incarichi di facciata non mi interessano». Parola di Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega e recordman di consensi con oltre mezzo milione di voti che ieri mattina era a Viterbo all’Hotel Salus delle Terme nell’incontro organizzato da Umberto Fusco per presentare il movimento giovanile di ‘Noi con Vannacci’ e moderato dalla giornalista Claudia Conte. Il generale Vannacci si è rivolto direttamente alla politica che «si deve adeguare al linguaggio dei giovani che non leggono i giornali e non guardano i talk show, serve parlare con loro perché tanti si sono disamorati perché la politica è spesso lontana dai loro problemi. Occorre che la politica usi i canali di comunicazione dei giovani». Il generale ha a cuore i giovani e ricorda «i tanti ragazzi che lavorano a Bruxelles come camerieri e nei lavori più umili: ognuno deve essere aiutato a seguire i propri talenti e non si deve essere per forza avvocati, ingegneri o dottori». Il cuore della conferenza stampa è stato incentrato sul ruolo politico di Vannacci all’interno della Lega che, nei mesi scorsi, era stato dato quasi per concluso per la presunta volontà del generale di fondare un proprio movimento indipendente. «Non mi sono mai piaciuti i voltagabbana – ha aggiunto - cercherò di mettere molto di mio nella Lega così come ciascuno cerca di portare la propria esperienza nel partito. Finché valuterò i principi leghisti in linea con i miei continuerò». Sul riarmo europeo e la guerra in Ucraina ha detto: «credo che si debba sapere che le guerre si combattono con uomini e il sangue e, oggettivamente, l’Ucraina non ne ha e ha perso. Serva ricercare la pace ora perché anche se dessimo tutte le armi del mondo all’Ucraina questa guerra non la vincerebbe. Insieme a ciò c’è anche la consapevolezza che questa guerra sta costando troppo agli Europei e a noi Italiani». Nel corso della conferenza stampa ha preso la parola anche il responsabile provinciale dei giovani di Noi con Vannacci spiegando che «vogliamo espanderci nelle scuole e nelle università con referenti locali e regionali, serve una comunicazione capillare e radicamento sul territorio».