LADISPOLI - Un incontro con i gestori dei locali che organizzano intrattenimento musicale per ribadire «l'importanza di rispettare scrupolosamente le normative vigenti in materia di pubblico spettacolo e di emissioni sonore». È quello "andato in scena" nei giorni scorsi in Comune tra amministrazione comunale e titolari delle attività.«Durante l'incontro - hanno spiegato dal Comune - si è sottolineato come la tutela della salute e del benessere dei cittadini rappresenti una priorità assoluta per l'amministrazione comunale. In quest'ottica è stato ribadito che tutti i gestori devono attenersi rigorosamente alle leggi e ai regolamenti, rispettando gli orari di apertura e di chiusura, nonché i limiti di emissione sonora previsti dalla normativa vigente». E da palazzo Falcone hanno annuncianto più controlli «sul territorio per verificare il rispetto delle norme».

Sebbene da un lato si possa plaudire all'intervento dell'amministrazione, dall'altra parte, attorno all'incontro fluttua un alone di "sospetto". Perché? La notizia arriva lo stesso giorno in cui «abbiamo presentato in consiglio comunale un emendamento alla variazione di bilancio in cui si chiede lo stanziamento di 70mila euro per il contrasto all'inquinamento acustico», spiega il consigliere di Ladispoli Attiva, Gianfranco Marcucci che evidenzia come dall'approvazione della mozione, all'unanimità, in cui il Comune si impegnava a mettere in campo tutte le azioni possibili (come l'uso di fonometri o altri sistemi di monitoraggio dell'inquinamento acustico), «non è stato fatto nulla». Dunque quanto annunciato nel post incontro i gestori delle attività interessate, «per noi rimangono solo parole perché ci si affida solo alla buona educazione e al rispetto delle regole da parte di chi non li ha dimostrati in questi anni». Insomma: «Il Comune non deve fidarsi ma deve mettere in pratica - prosegue Marcucci - ciò che la legge prescrive». E ad oggi questo, a quanto pare non è stato fatto. «Da quando hanno riaperto gli stabilimenti, ad oggi, soprattutto la domenica, ci sono state anche giornate con musica e intrattenimento. Per questo motivo ho effettuto un accesso agli atti chiedendo quanti di loro avessero chiesto e ottenuto le autorizzazioni necessarie. La risposta è stata: nessuno. Sarebbe bastato, dunque, che già dal week end appena trascorso gli agenti della municipale o le forze dell'ordine, avessero effettuato i controlli nei locali per sanzionarli». E tra le domande che il consigliere di Ladispoli Attiva si pone ce n'è anche un'altra, non meno importante: «Perché l'amministrazione incontra solo i gestori dei locali e non i cittadini che lo scorso anno hanno presentato una intimazione ad adempiere. Hanno raccolto 130 firme in una settimana. Perché non ha indetto un'assemblea con loro?».

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