SANTA MARINELLA - A Santa Marinella c’è una rampa che non porta da nessuna parte». Le consigliere comunali di centrodestra Ilaria Fantozzi, Patrizia Befani, Patrizia Ricci e Alina Baciu attaccano l’amministrazione Tidei su quello che si sta trasformando in un vero e proprio caso.

«Doveva essere il fiore all’occhiello della consigliera Maura Chegia. Si è trasformata nell’ennesima figuraccia targata amministrazione Pietro Tidei - tuonano le consiglieri di centrodestra - L'ex Terrazza Giuliani, quello scorcio deturpato e che da due anni è abbandonato, tra macerie e calcinacci, secondo gli annunci trionfanti in una conferenza stampa del 21 febbraio scorso, avrebbe ridato dignità al lungomare centrale, accessibilità ai disabili e decoro alla nostra città. Niente è cambiato. Oggi come ieri il cantiere è transennato. Un deserto di cemento, tra promesse e post autocelebrativi. La consigliera Chegia, il 21 febbraio scorso ha indetto addirittura una conferenza stampa per presentare il nuovo progetto e aveva garantito tempi certi per lo svolgimento dei lavori. Ad oggi, l’unica certezza è che non si sa se esista una sanatoria edilizia né se sia mai stato rilasciato il nulla osta paesaggistico, obbligatorio per un’area vincolata».

«E allora ci chiediamo: - dicono Fantozzi, Befani, Ricci e Baciu - su quali basi si è proceduto alla demolizione? Chi ha autorizzato tutto ciò? L’architetto Ermanno Mencarelli, dirigente ai lavori pubblici, intende forse continuare a far finta di niente? Un dirigente che avalla demolizioni con ordinanze sindacali e una consigliera che inaugura conferenze stampa invece dei cantieri: è questo il modello amministrativo del centrosinistra di Santa Marinella? La domanda è semplice: a che punto siamo? A mesi dagli annunci, ancora non è dato sapere se siano state ottenute le autorizzazioni edilizie, né la sanatoria, né tantomeno il nulla osta paesaggistico. Forse sono in fase di “condivisione sui social”, ma di certo non risultano agli atti».

«Intanto - proseguono le consigliere di centrodestra - i cittadini si trovano davanti all’ennesimo progetto incompiuto. Nessuna rampa, nessun accesso, nessun risultato. Solo propaganda, slogan e fotografie in posa. È evidente che questa amministrazione naviga a vista. E stavolta si è incagliata sugli scogli della discesa Giuliani. Non ci sono scuse né scaricabarile che tengano: i responsabili hanno nome e cognome, e devono rispondere politicamente e pubblicamente di questa farsa».

«Noi del centrodestra chiediamo atti pubblici, non post; permessi, non promesse; lavori, non scuse concludono - E soprattutto pretendiamo rispetto per i cittadini, che meritano una città che funziona, non un palcoscenico per aspiranti protagonisti. Perché se questa è la “città del futuro”, è chiaro che siamo fermi al passato».

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