CIVITAVECCHIA – È iniziata alle 9.30 del mattino ed è andata avanti per tutta la giornata la seduta di consiglio comunale che ha di fatto sancito la fine del rodaggio politico e l’emersione di una dialettica più netta tra maggioranza e opposizione. Un consiglio lungo e agitato, segnato da interruzioni, scontri verbali e prese di posizione decise. Già nella prima parte della giornata il clima è apparso incandescente. Il presidente del consiglio Marco Di Gennaro ha dovuto sospendere più volte i lavori a causa delle continue interruzioni da parte del commerciante Mario Benedetti e successivamente per l’intervento di una cittadina residente nelle casette di legno, in cerca di aiuto per una situazione personale. Un avvio complicato, con l’intervento della Polizia Locale.

Diverse le criticità sollevate, nel corso del question time, dal consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Frascarelli: i bagni pubblici di viale Garibaldi chiusi, la mancanza di illuminazione in via della Ficoncella, al bando per il Summer Festival, fino al rifacimento stradale in via Parini.

Il dibattito si è acceso poi sulla mozione presentata dai consiglieri di opposizione Mecozzi, Costantini, Grasso, Grossi e Giammusso sulle “Priorità di intervento per la manutenzione e la messa in sicurezza del quartiere di Borgata Aurelia”. La richiesta di riallocare fondi per la messa in sicurezza e la riqualificazione del quartiere – già previsti ma poi rinviati nel Piano Triennale delle Opere – è stata respinta dalla maggioranza. Per l’opposizione si sarebbero potuti utilizzare i fondi al centro di una recente variazione al bilancio con stanziamenti per il parcheggio del Tribunale (280mila euro) e nuove aree ecocentro (400mila euro), non ancora dettagliate nei progetti.

Acceso anche il confronto sulla modifica del regolamento consiliare e delle commissioni: nel mirino la proposta di ridurre il question time da 60 minuti a una sola domanda da 5 minuti. «Un attacco diretto al ruolo dell’opposizione», ha tuonato il capogruppo di Forza Italia Luca Grossi, con i colleghi di minoranza che hanno parlato di «colpo ai principi della democrazia». La polemica è diventata anche politica: «Sorprende – hanno detto – che questa proposta venga sostenuta da forze come M5S e AVS, che altrove hanno sempre difeso questi strumenti di trasparenza». Ferma, tuttavia, la posizione del sindaco Piendibene: «Su alcune cose non si transige – ha detto – e su certi atteggiamenti troverete un muro di gomma». Apertura al confronto, quindi, ma con dei limiti ben definiti. Una linea che sembra tracciare con chiarezza il solco tra le due sponde del consiglio comunale.

Illustrato quindi il “Documento programmatico del piano di sviluppo socio-economico di Civitavecchia - Psse Civitas Futura Civitavecchia il porto di Roma 2025-2030”, «un documento importante - ha sottolineato l’assessore D’Antò - dove son inserite le opere strategiche e le azioni prioritarie che vanno a descrivere la nostra visione della città da qui ai prossimi anni. Un’indicazione chiara e condivisa della strada che percorreremo. Si parla quindi della valorizzazione dell’area ex Italcementi, del polo turistico termale, la riqualificazione stazione, il rilancio della Frasca e la valorizzazione della costa, il “Piano città” insieme all’Agenzia del Demanio, il potenziamento del commercio e del mercato, l’efficientamento della gestione dei rifiuti, lo sviluppo dell’estensione dell’area industriale e la riorganizzazione della viabilità e dei flussi del traffico». La visione quindi di come dovrà essere Civitavecchia nei prossimi anni.

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