Ha ripreso le parole del senatore Andrea Augello per indicare quello che sarà l’impegno per Civitavecchia, anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Un impegno che, come evidenziato da Massimiliano Grasso, passa per tre parole: forza, coraggio ed onore per un piano strategico di sviluppo che ha alla base la riscoperta dell’orgoglio civitavecchiese.

Il convegno organizzato dall’associazione Civitavecchia 2030 del presidente Grasso, terzo appuntamento per confrontarsi e discutere di sviluppo, non ha potuto non strizzare l’occhio alle prossime amministrative, con il centrodestra in cerca di un’unità attorno ad un profilo in grado di aggregare le diverse forze. L’aula Pucci gremita in un piovoso lunedì sera, con cittadini in piedi, e molti rimasti anche fuori dalla sala strapiena, gli applausi e i tanti “osservatori” presenti sono stati la cornice di una serata che ha avuto tanto da raccontare, esplicitamente e tra le righe.

«Massimiliano Grasso è uno dei candidati ad oggi messi sul tavolo per guidare la coalizione di centrodestra - ha confermato a margine dell’evento il senatore di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni, coordinatore provinciale del partito - ma sappiamo tutti che Forza Italia ha una sua posizione (il sostegno già manifestato al generale Paolo Poletti, ndr), la Lega ancora ha il suo sindaco in carica e quindi è consuetudine presentarlo di nuovo e in FdI abbiamo posizioni diverse: il lavoro che si dovrà fare - ha aggiunto il senatore - è quindi quello intanto di uscire con una candidatura unica e forte, e poi ragionare con Forza Italia e con la Lega. Mancano tre mesi ed occorre lavorare sia dentro il partito che nei confronti degli alleati: sono fiducioso che si troverà il prima possibile una soluzione per individuare un candidato unitario che significherà poi vittoria per il centrodestra».

E dalla platea il nome di Massimiliano Grasso è stato scandito, soprattutto dopo l’appello del presidente del consiglio comunale Giancarlo Frascarelli: «Manca solo una cosa a questa serata: Fratelli d’Italia ci dia un nome, lo vogliono tutti».

IL CONVEGNO Ma al di là della politica sono stati i progetti ad aver catalizzato l’attenzione dei presenti. «Progetti - ha spiegato Grasso - dai quali partire per il piano strategico di sviluppo, sfruttando una filiera strategica, dal Comune alla Regione fino al Governo centrale. Noi siamo in grado di offrire soluzioni e lo faremo con forza, coraggio ed onore». A moderare gli interventi la giornalista Mediaset Francesca Cenci. “Insieme per la città del futuro-Lavoriamo per lo sviluppo” è stata l’occasione, la terza nell’arco di sei mesi, per fare il punto sugli obiettivi raggiunti, sugli impegni attuali anche e soprattutto con una transizione energetica da governare ed indirizzare, e su quanto andrà portato avanti con visioni a medio e lungo termine.

gli interventi «Quando a rappresentare la politica c'è chi lo fa con passione, i risultati si vedono - ha commentato il senatore Silvestroni - Civitavecchia è la più importante città della provincia di Roma, e tra le più importanti della regione. Abbiamo di fronte una sfida, non è sempre facile rivincere, ma dobbiamo continuare il lavoro e migliorarlo, potendo contare sulla continuità politica con Regione e Governo».

Il retroporto, la Orte-Civitavecchia, l’intermodalità, il phase out dal carbone, il turismo, le terme: tanti gli spunti presi in considerazione, puntando l’accento sulla necessità di indicare una «guida che sappia coniugare tutto questo. Convegni come quello di oggi - ha concluso - sono importanti per le idee e i contributi che serviranno non solo per un programma elettorale». È stato quindi il deputato del collegio Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, a sottolineare il grande calore di Civitavecchia ed il sostegno straordinario che arriva dal territorio. «Per troppo tempo - ha spiegato - questa è stata considerata un’area di serie B, che oggi invece può mirare ad ospitare 4-4,5 milioni di passeggeri: ma per raggiungere questo obiettivo servono finanziamenti, progetti ed infrastrutture. C'è un decreto sui porti in arrivo da cui potrebbe derivare il quarto terminal crocieristico per Civitavecchia».

E poi la trasversale per Orte, la grande incompiuta «che oggi deve essere terminata, siamo a pochi chilometri ormai dalla conclusione». Impegnata già da mesi in città, dove ormai è di casa, la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli ha evidenziato l’energia, la voglia di fare e la speranza per la città, con «Civitavecchia 2030 - ha aggiunto - che da anni rappresenta qualcosa di ricco e prezioso per il territorio, lavorando in questa ottica. In questo anno e mezzo abbiamo dimostrato che volere è potere, passando all'azione, all’essere concreti. E questo grazie al prezioso lavoro di squadra, tra associazioni, istituzioni, parti sociali: abbiamo aperto 5 tavoli di lavoro sulle priorità del territorio. E quindi trasversale per Orte, ormai in fase concreta ed esecutiva, interlocuzione forte con Enel, la Zona logistica semplificata, la logistica, le energie rinnovabili. Civitavecchia può essere un volano di sviluppo del Lazio, ruolo e asse fondamentale per il sistema paese, senza dimenticare che è punto strategico corridoio scandinavo-mediterraneo e porto core. È il momento di pensare in grande, con una strategia ambiziosa e condivisa, netta e chiara, prendendo ognuno le proprie responsabilità e facendo tutti qualcosa di concreto».

LA VISION DI MASSIMILIANO GRASSO Dalla delicata e decisiva questione del “phase out” dal carbone, al rilancio turistico della città con il restyling della Marina e la realizzazione dell’attracco per i grandi yacht di lusso e poi dal potenziamento della Civitavecchia Servizi Pubblici e fino alla diffusione delle comunità energetiche rinnovabili: numerosi i temi trattati dal presidente di Civitavecchia 2030, con un punto di vista chiaro e definito. «La vostra voglia di essere protagonisti è la chiave per costruire una Civitavecchia più inclusiva, sostenibile e orientata al futuro - ha chiarito - ogni cittadino che si unisce a questo progetto dimostra che crediamo nel potere della partecipazione e nell'importanza di essere attori attivi nella costruzione del nostro destino. Oggi discutiamo ancora sul futuro di questa straordinaria città, Civitavecchia, le cui potenzialità infinite spesso sfuggono alla concretizzazione. Siamo qui oggi per delineare una visione, un piano di azione che possa trasformare Civitavecchia in un faro di sostenibilità e un luogo in cui le generazioni future possano prosperare. Oggi, più che mai, ci troviamo ad un punto di svolta. Con il phase out del carbone nel 2025, dopo oltre sessant'anni, la città ha la possibilità di riscrivere il proprio destino. Dalla "monocultura Enel" dobbiamo passare con decisione a diventare il primo hub delle energie rinnovabili: eolico off-shore, solare, idrogeno. Questo è il mix della transizione ecologica che plasmerà il nostro futuro. Con il nostro porto, la logistica e un nuovo progetto industriale, possiamo gettare le basi per uno sviluppo sostenibile che porti crescita economica e occupazione nel nostro territorio. Da un'area di crisi, vogliamo trasformare Civitavecchia in un distretto di sviluppo dell'alto Lazio».

E quindi il completamento della Civitavecchia-Orte diventa strategico, come fondamentale la svolta del porto, non solo leader per le crociere, ma punto di riferimento per le merci e la logistica, puntando a realizzare quel Marina Yachting in grado di fargli fare un salto di qualità importante. E ancora accento su smart city e comunità energetiche rinnovabili, servizi pubblici di qualità e accessibili a tutti, la realizzazione finalmente dell’impianto termale e la riqualificazione dell’ex Italcementi, «che sarà la nuova porta di accesso dal porto alla città, offrendo un'opportunità unica di trasformazione urbana». E poi il mercato ed il centro storico, e le periferie da rivitalizzare, una città che potrà contare finalmente su una Marina vivibile ed una spiaggia in pieno centro. Serve avere «un progetto chiaro per il dopo-carbone che non dovrà essere il dopo-Enel, anzi la spa dovrà essere un partner della città sullo sviluppo sostenibile, da coinvolgere con un mix di interventi, dalle energie rinnovabili al riutilizzo efficiente e produttivo degli oltre 40 ettari nei pressi della centrale, da mettere al servizio della logistica e di progetti industriali in grado non solo di riassorbire l’indotto elettrico e metalmeccanico, le cui imprese locali andranno a loro volta riqualificate e “riskillate”, ma anche di creare nuovi posti di lavoro».

La conclusione, con un impegno manifesto: «Oggi, di fronte alle sfide che ci si presentano, ribadiamo il nostro impegno totale nei confronti della nostra amata città. Mettiamo a disposizione la nostra competenza, - ha concluso Grasso - la nostra passione e ogni risorsa a disposizione per servire Civitavecchia nel suo percorso verso un futuro migliore».

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