CIVITAVECCHIA — L’Ugl annuncia il mancato accordo sul passaggio d’appalto del servizio ambulanze ad Heart Life Croce Amica e affida la propria posizione a una nota firmata dalla responsabile confederale Fabiana Attig.

«Ugl non firma – si legge nella nota – il passaggio di appalto e procede con il mancato accordo con Heart Life Croce Amica. I lavoratori non sono carne da macello e questa organizzazione sindacale non cede alle prepotenze da parte di chi pensa di poter fare il padrone in casa nostra».

Attig contesta l’operato dell’Azienda sanitaria con il sindacato che «si rifiuta di continuare ad assistere ad una gestione a dir poco discutibile da parte della Asl Roma 4 che ignora clausole sociali e diritti dei lavoratori, attraverso procedure di gara condotte e interpretate in modo molto “fantasioso”, come già avvenuto per l’attribuzione del Servizio Ausiliario alla Dussmann».

Nella nota, l’Ugl richiama gli atti aziendali: «Con una procedura di urgenza Rosaria Marino (direttore generale della Asl Roma 4) ha affidato il servizio trasporto ambulanze alla Heart Life Croce Amica con Delibera 503 del 28-07-2025. Quindi entro il 1° agosto tutti i lavoratori sarebbero dovuti transitare in Heart Life».

Sulle modalità del confronto sindacale, Attig scrive: «Durante l’esame congiunto, la committenza stranamente assente, per questo passaggio temporaneo da oltre 700mila euro di appena 3 mesi, dal 1° agosto al 31 ottobre 2025, abbiamo assistito ad un vero e proprio mercimonio – tuona – da parte del soggetto aggiudicatario le cui condizioni irremovibili hanno determinato il mancato accordo da parte della Ugl».

Le condizioni ritenute inaccettabili sono elencate testualmente: «Azzeramento di tutti i livelli, mansioni, anzianità convenzionale e inquadramenti contrattuali da tempo indeterminato a tempo determinato, in pratica perdere tutti i diritti fin qui acquisiti e ricominciare come se fosse la prima assunzione».

Il sindacato richiama il quadro normativo: «Condizioni inaccettabili in quanto l’articolo 76 del Dlgs 36/2023 impone il rispetto della clausola sociale soprattutto in affidamenti diretti temporanei ed in continuità del servizio. La Asl avrebbe dovuto vigilare e imporre il rispetto dei lavoratori e della clausola sociale; invece si è girata dall’altra parte».

«La Asl – conclude dura la responsabile confederale della sede zonale Ugl Civitavecchia Attig – aveva l’obbligo di essere presente durante la procedura di passaggio di appalto e garantire la continuità lavorativa a decine di lavoratori».

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