Tragedia nel carcere Nicandro Izzo dove un giovane detenuto si sarebbe tolto la vita in cella. A nulla sono valsi i soccorsi. Per lui non c'era già più nulla da fare. Il fatto è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì.

A spiegare la vicenda è Stefano Anastasia, garante dei detenuti della Regione Lazio: «Il corpo senza vita è stato trovato in una stanza dell'infermeria, dove il detenuto si trovava insieme a un compagno di cella che non si sarebbe accorto di niente. La vittima era italiana con problemi di tossicodipendenza». Si tratta di un trentenne romano. Gli inquirenti hanno avviato le indagini mentre la salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria che nelle prossime ore potrebbe disporre autopsia o ulteriori accertamenti per ricostruire gli ultimi momenti di vita del detenuto. Stefano Anastasia osserva che «il Giubileo dei detenuti inizia nel peggiore dei modi, con notizie di morte e disperazione. Oltre alla detenuta morta a Rebibbia, c'è stato un caso di suicidio nel carcere di Viterbo e c'è stato il decesso di un detenuto a lungo in coma e in terapia intensiva per un caso di violenza tra detenuti all'interno del carcere di Rebibbia. È una successione di morte che segna queste giornate dedicate ai custodi».