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Ieri l’ennesima rissa tra il sacrario, via Bella Vista, piazza San Faustino. Secondo quanto si apprende alcuni giovani di origine straniera si sono fronteggiati per circa un quarto d’ora tra il fuggi fuggi di residenti e bambini che giocavano in piazza. L’amministrazione comunale, davanti al ripetersi di questi fatti dice basta.
Presidi fissi della polizia locale nelle zone più ‘calde’ della città dentro le mura. È la misura “straordinaria” annunciata dalla sindaca Chiara Frontini, tramite un video postato sui suoi canali social, sul fronte della sicurezza.
Misura che ha ricevuto nei giorni scorsi il via libera dalla giunta di Palazzo dei Priori. Dall’idea del vigile di quartiere, mai attuata, ora la prima cittadina per cercare di porre un freno ai fatti di cronaca che, quasi quotidianamente, minano la tranquillità e la vivibilità di Viterbo punta sulla presenza costante degli agenti della municipale.
«Un presidio fisso della polizia locale nei luoghi più sensibili per la sicurezza in città: Sacrario, San Faustino, quartiere San Pellegrino e piazza San Carluccio» ha annunciato. «Una misura straordinaria, votata dalla giunta comunale qualche giorno fa, - ha spiegato Frontini - per dare un segnale forte ai cittadini dell’importanza che ha per la nostra amministrazione garantire la loro sicurezza, la vivibilità e il decoro del centro storico».
Un processo in cui, per il consigliere delegato alle Politiche per la sicurezza integrata Umberto Di Fusco, il ruolo della polizia municipale è fondamentale.
«Mi fa piacere sottolineare soprattutto - ha rimarcato il consigliere - che tutto questo permetterà un’ulteriore visibilità alla polizia locale, visibilità che merita per la sua attività. Sapere che sa controllare e che sa essere punto di raccordo tra il cittadino e la realtà è fondamentale per noi».
E la sindaca non ha mancato di evidenziare che si tratta di «un’ulteriore misura che l’amministrazione mette in campo per venire incontro alla domanda di presenza e di sicurezza che raccogliamo forte e chiara da parte dei cittadini. Prosegue quindi la nostra azione il più possibile incisiva per migliorare la sicurezza, la vivibilità e il decoro nella nostra città per tutto quello che l’amministrazione comunale può fare».
Sicurezza è un termine che ricorre spesso nei discorsi dei viterbesi e che è diventato centrale nel grido d’aiuto lanciato dai residenti di alcune zone della città, sotto scacco di un degrado sociale che appare in continua crescita.
Il dibattito tra sicurezza percepita e reale, per chi spesso si trova a essere testimone di episodi di violenza, è un mero esercizio di retorica che si infrange contro notizie che raccontano risse, aggressioni, furti e spaccio di droga a tutte le ore del giorno e della notte. Finora le azioni messe in campo dalle istituzioni e dagli organi preposti hanno determinato soltanto delle pause al degrado con benefici di breve durata. Una ‘bolla’ di normalità che si è frantumata contro la spavalderia di figuri di vario genere che, nel volgere di pochi giorni, sono tornati a ‘occupare’ il territorio. L’auspicio è che la presenza del presidio fisso funga quantomeno da deterrente. Ma lo sarà solamente se la misura, definitiva “straordinaria”, non avrà carattere temporaneo o episodico.