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CIVITAVECCHIA – Con i lavori ormai conclusi e l’area completamente ridisegnata, il Comune di Civitavecchia è pronto ad avviare ufficialmente la sosta a pagamento nel parcheggio del Tribunale, in piazzale Pecorelli. Martedì la giunta comunale ha approvato la delibera che istituisce la disciplina tariffaria e affida la gestione alla Civitavecchia Servizi Pubblici Srl, in estensione dell’attuale contratto per i parcheggi cittadini. Il provvedimento riguarda un’area oggetto di un intervento di riqualificazione e messa in sicurezza da circa 300mila euro, con la realizzazione di 161 stalli, l’installazione di un sistema di controllo degli accessi e il pagamento della sosta, con l’obiettivo dichiarato di limitare le soste di lunga durata non pertinenti alla destinazione del parcheggio. La tariffa stabilita prevede un euro l’ora dalle 8 alle 20, dal lunedì al sabato, con un minimo di 50 centesimi per mezz’ora e un costo massimo giornaliero di sei euro. È prevista la gratuità per i primi 30 minuti, usufruibile al massimo due volte al giorno. Introdotti anche abbonamenti agevolati specifici per l’area del Tribunale: 25 euro al mese o 250 euro l’anno, validi per tutte le categorie autorizzate. Una scelta che però continua a far discutere. Nel resto del territorio comunale, infatti, la sosta giornaliera costa quattro euro e consente di parcheggiare anche in altre zone della città. Nel caso del Tribunale, invece, i sei euro valgono esclusivamente all’interno del piazzale. Una differenza che pesa soprattutto su chi frequenta gli uffici giudiziari per mezza giornata, come dipendenti e professionisti, senza alcuna alternativa nelle immediate vicinanze: l’area è già congestionata e non esistono parcheggi liberi sostitutivi. A tornare all’attacco è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giancarlo Frascarelli, che annuncia l’ennesima interrogazione. «Un parcheggio voluto dal sindaco – attacca – un progetto da 300mila euro che forse si potevano spendere per altro, viste le condizioni di pericolosità e dissesto di molte strade cittadine». Frascarelli raccoglie anche le lamentele di numerosi avvocati: «Con i cordoli realizzati le manovre sono difficili, si entra solo se si hanno le Smart. Venisse il sindaco con la Jeep a fare un giro in questo circuito. Quei lavori vanno rivisti: chi pagherà? A chi va attribuita questa incompetenza?». Durissimo il giudizio politico: «Piendibene sarà ricordato come il sindaco della sbarra. Non ha mai voluto ascoltare nessuno. Le tariffe? Servono solo a fare cassa: evidentemente avevo ragione». Una polemica che, a parcheggio pronto e sbarra alzata, è tutt’altro che chiusa.
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