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Nelle scorse ore il Comune ha pubblicato il bando per la nuova gestione della piscina comunale di via Maratona, un atto atteso da diverse settimane, considerando che l’emanazione era stata annunciata per la prima settimana del mese in corso. Fin dalla prima lettura, però, emerge un’anomalia evidente, probabilmente frutto di una semplice dimenticanza: nel documento non è indicato il termine entro cui presentare le domande. Al posto della data compaiono infatti solo dei puntini di sospensione, elemento che dovrà necessariamente essere corretto dagli uffici comunali.
Il bando prevede un punteggio complessivo di 100 punti, suddivisi tra offerta tecnica-progettuale (80) e offerta economica-temporale (20). La concessione avrà una durata di 10 anni, cinque in più rispetto a quanto stabilito per il San Liborio Stadium, e l’affidamento avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il valore complessivo del contratto supera i 6,5 milioni di euro.
Responsabile unico del progetto è la funzionaria comunale Bruna Luce, mentre il direttore dell’esecuzione del contratto sarà l’ingegner Claudio Ubaldi, affiancato dagli assistenti amministrativi Paolo Antonelli e Simona Bomboi. L’atto è stato firmato dal dirigente ad interim Giglio “Sandro” Marrani.
Tutti gli oneri di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, saranno a carico del futuro gestore, come già chiarito nel consiglio comunale aperto dedicato all’impiantistica sportiva. La gara attribuirà un punteggio premiale a chi proporrà attività e servizi di utilità sociale, con particolare attenzione alle persone diversamente abili e alle gestanti. Il concessionario dovrà inoltre garantire fasce orarie per le associazioni sportive, anche se il bando non specifica il numero di spazi acqua disponibili.
Il canone concessorio base è fissato in 15mila euro annui oltre Iva. Resta infine il dubbio sui soggetti ammessi alla gara: il bando, come accaduto inizialmente per il San Liborio Stadium, apre anche a imprenditori e artigiani.
Ci sarà da capire se, come accaduto per via Cerruti, il Comune provvederà a modificare questa voce, riservando la partecipazione esclusiva alle associazioni sportive. Tra i requisiti richiesti spicca l’esperienza nella gestione di impianti natatori negli ultimi dieci anni, elemento che potrebbe escludere realtà più giovani come la Nautilus, fondata nel 2021 e priva di precedenti gestioni.
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