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La “cura” del Comitato dei pendolari della Roma Nord sembra funzionare: nel mese di novembre si sono registrate meno corse soppresse. A spiegare cosa è accaduto è lo stesso comitato.
“All’inizio del mese a seguito delle interlocuzioni di questo comitato con gli enti regionali preposti, sindaci, municipi, Astral e Cotral - dice - siamo riusciti a elaborare una proposta per arrestare il flusso continuo di soppressioni (anche in extraurbana dove girano due treni in croce) e bloccare la doverosa sommossa popolare degli utenti ormai esasperati da questi continui disservizi”.
Il comitato ha proposto di avere “un orario di corse certe che tenesse conto dei necessari cantieri per i lavori notturni sulla tratta urbana, anche per cercare di anticipare i tempi di chiusura, che erano previsti per maggio- giugno 2026 e forse ce la facciamo a far chiudere questi lavori a marzo”.
“Alla fine - prosegue - con il nuovo orario di Cotral e Astral, che è entrato in vigore il 17 novembre scorso, passando da 172 corse urbane “finte” a 132 corse reali, le cose sono andate meglio. Il picco di soppressioni di fine mese è dovuto allo sciopero di venerdì 29, dove comunque sono state garantite quasi 100 corse delle 132 in orario. Ci sono molti giorni in cui ci sono state zero soppressioni”.
Il Comitato osserva che in totale durante tutto il mese di novembre “ci sono state “solo” 214 corse soppresse urbane e 64 extraurbane, contro (rispettivamente) le 994 e le 55 del nefasto ottobre scorso”.
Il comitato dei pendolari ricorda che “in queste settimane stanno rientrando anche alcuni treni dalle manutenzioni e questo vuol dire dare un po’ di respiro al parco rotabile attuale ,che è veramente esausto”.
In attesa dei nuovi treni, prosegue “il costante lavoro del comitato insieme alla Regione, Astral e Cotral soprattutto per cercare di mantenere questo livello di servizio, che sicuramente non è il top ma ci permette al momento di viaggiare in maniera decente...sempre che i treni reggano ancora gli sforzi richiesti”.



