CIVITAVECCHIA – La Life Support, nave di ricerca e soccorso di Emergency, ha portato alle prime luci dell’alba di oggi a termine un’operazione di soccorso di 74 persone a bordo di due imbarcazioni in difficoltà in acque internazionali nella zona SAR maltese. A bordo del primo natante si trovavano 41 persone, 33 erano sul secondo. L’avvistamento delle due imbarcazioni è avvenuto durante le prime ore del mattino, verso le 5 dal ponte di comando, tramite radar. Il salvataggio, iniziato alle 5.30, si è concluso con il trasferimento in sicurezza dei 74 naufraghi a bordo della Life Support alle 6.20 circa. Tra i soccorsi vi erano cinque donne e cinque minori non accompagnati. I naufraghi provengono da Sudan, Siria, Egitto, Iraq, Pakistan, Bangladesh, paesi colpiti da guerre, povertà e insicurezza economica e politica. Dopo aver completato il soccorso e aver informato le autorità competenti è stato assegnato alla nave il porto di Civitavecchia come porto di sbarco. L’arrivo è previsto venerdì 12 luglio alle ore 22.00 circa.

«Stamattina tramite la scansione radar abbiamo individuato due barche più o meno a due miglia dalla nostra posizione - racconta Domenico Pugliese, comandante della Life Support – ci siamo avvicinati, abbiamo visto che erano due barche in difficoltà affollate, abbiamo messo i gommoni in acqua e recuperato 74 persone, tra le quali cinque donne e cinque minori non accompagnati».

I naufraghi hanno riferito di essere partiti dalla località di Tagiura, in Libia, verso la mezzanotte dello stesso giorno su due barche in vetroresina di circa 7 metri. Le imbarcazioni partite a circa mezz’ora di distanza una dall’altra si sono poi ritrovate vicine in mare. «Si trattava di due barche in vetroresina, più o meno sette metri, sovraffollate e senza giubbotti salvagente - prosegue Jonathan Nanì La Terra, SAR Team Leader a bordo della Life Support -. Per fortuna le condizioni meteo marine erano abbastanza buone. Il team è stato molto celere nell’approcciare e stabilizzare le barche tramite giubbotti salvagente e ad evacuarle portando tutti i naufraghi a bordo della Life Support».

«Tra le 74 persone a bordo ci sono cinque donne, cinque minori non accompagnati e un uomo senza una gamba, a causa di un bombardamento avvenuto nel 2014 in Siria - aggiunge Crescenzo Caiazza, infermiere a bordo della Life Support – non ci sono casi estremamente critici, solo persone in stato di disidratazione e in sofferenza da forte mal di mare: nel corso delle prossime ore continueremo a fornire tutte le cure del caso e l’assistenza».

La Life Support, attiva nel Mediterraneo Centrale dal dicembre 2022, sta compiendo la sua ventunesima missione di ricerca e soccorso. Fino ad oggi ha salvato un totale di 1.752 persone.