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TOLFA – Dalla collina tolfetana ai riflettori internazionali: la fotografa e artista visiva Valentina Vannicola conquista Lisbona con un progetto di grande respiro, capace di intrecciare arte, identità e memoria collettiva. Il suo lavoro, prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona in collaborazione con il festival TODOS, ha colpito pubblico e critica al punto da essere protagonista anche di una puntata di Rai Cultura, che le ha dedicato uno speciale all’interno della serie “Italiani di successo nel mondo”. Il progetto, dal titolo “Uno sguardo su Arroios”, nasce dall’invito dell’Istituto Italiano di Cultura e del festival lisboeta a indagare uno dei quartieri più complessi e vitali della capitale portoghese. Arroios è un luogo stratificato, dove convivono comunità e culture diverse, un mosaico urbano che riflette le contraddizioni e la ricchezza del mondo contemporaneo. Valentina Vannicola ha accettato la sfida con la sensibilità che da sempre contraddistingue la sua poetica: uno sguardo che coniuga il linguaggio della fotografia e la forza del racconto visivo, fondendo immagine, letteratura e teatro. «Mi occupo di staged photography – racconta Valentina Vannicola – cioè di una fotografia messa in scena, costruita come un film o una rappresentazione teatrale. Ogni progetto parte da una storia, un mito, un testo letterario che io traduco in immagini». Questa volta, però, la “storia” è la vita stessa di Arroios. Durante l’estate, l’artista collinare ha vissuto una residenza artistica nel quartiere, immergendosi nel tessuto umano e sociale del luogo. Dopo un lungo lavoro di ricerca e di analisi dei documenti dell’Arquivo Municipal de Lisboa e del progetto “Memórias de Lisboa”, Valentina ha scelto di trasformare le sue scoperte in un racconto corale: un grande affresco fotografico che restituisce la complessità di una comunità in continuo mutamento.Il progetto si articola in due capitoli. Il primo è un set fotografico mobile, un piccolo studio itinerante che ha percorso le strade del quartiere invitando gli abitanti a farsi ritrarre. Ne è nato un ritratto collettivo, una sorta di censimento poetico dei volti, delle storie e delle emozioni di Arroios. Il secondo capitolo si sviluppa invece nel cuore del Mercado de Arroios, dove l’artista ha realizzato una serie di tableaux vivants: vere e proprie scene simboliche, costruite con rigore e poesia, in cui gli abitanti diventano protagonisti di una narrazione visiva che fonde memoria, realtà e immaginazione.Tutto si muove intorno a un colore dominante: l’azzurro, che richiama le sfumature degli azulejos, le tipiche ceramiche portoghesi. Su questo sfondo, Vannicola ha costruito un mondo poetico e potente: una pioggia di garofani rossi, simbolo della Rivoluzione del 1974; bottiglie di latte, memoria dei tempi del razionamento; pappagalli parlanti e grilli in gabbia, reminiscenze di giochi e tradizioni perdute; e poi pile di mattoni, che raccontano la trasformazione urbanistica e le contraddizioni legate al diritto all’abitare. Attraverso queste immagini, l’artista parla del quartiere ma anche dell’intero Portogallo contemporaneo, affrontando temi universali come l’identità, il cambiamento demografico, il turismo di massa e la perdita dei legami comunitari. «In ogni mio progetto – spiega Vannicola – affronto un processo diverso, ma la mia finalità resta la stessa: creare un’immagine collettiva, un grande mosaico umano. Qui ho voluto restituire la voce di Arroios e dei suoi abitanti, raccontando il presente e al tempo stesso conservando la memoria di ciò che rischia di scomparire». La mostra “Uno sguardo su Arroios” è stata inaugurata con una grande partecipazione di pubblico nel Mercado Municipal de Arroios, uno spazio aperto e accessibile a tutti, trasformato per l’occasione in un laboratorio di incontro e dialogo. Il progetto è stato accolto con entusiasmo anche dalle istituzioni portoghesi e italiane, che hanno visto nell’opera della fotografa tolfetana un esempio di diplomazia culturale capace di costruire ponti tra le comunità. L’Archivio Municipale di Lisbona ha deciso di acquisire il lavoro di Vannicola all’interno della propria collezione permanente, a testimonianza del valore artistico e documentario del progetto. Valentina Vannicola ha esposto le sue opere in Italia e all’estero, partecipando a festival e mostre di rilievo. La sua ricerca esplora il rapporto tra fotografia e letteratura, utilizzando la messa in scena come strumento per raccontare le fragilità e le speranze dell’uomo contemporaneo. Da Tolfa, dove affonda le radici, ai grandi centri europei della cultura, Valentina Vannicola porta con sé la forza di una visione poetica e rigorosa, che unisce il linguaggio del cinema, del teatro e della fotografia. La partecipazione di Valentina Vannicola al progetto “Uno sguardo su Arroios” rappresenta un motivo di orgoglio per la comunità di Tolfa, che vede una delle sue cittadine distinguersi nel panorama culturale europeo. La sua arte, sospesa tra realtà e immaginazione, è la prova che la creatività può diventare uno strumento potente di conoscenza e relazione. Con la sua sensibilità e la sua visione, Vannicola non solo racconta un quartiere di Lisbona, ma offre al mondo uno sguardo poetico e universale sull’umanità. E così, tra le luci dell’Atlantico e i colori degli azulejos, la fotografa tolfetana porta ancora una volta la cultura italiana nel mondo, dimostrando come dalle piccole comunità possano nascere progetti capaci di parlare al cuore del mondo intero.
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