PHOTO
LADISPOLI - «Avevamo il sospetto: troppi interventi per le vespe, pochi per liberare le api». L’allarme lo lancia Piero Ciancamerla, responsabile delle zoofile di Fare Ambiente dall’inizio dell’estate impegnati nel gestire questo tipo di emergenza. Forse non era una novità, ma nell’ultimo “blitz” nel quartiere Cerreto, uno dei più popolati della città, in una casa disabitata da anni, i volontari hanno trovato l’alveare delle api completamente saccheggiato dalle vespe “killer”. Le guardie ambientali, una volta dentro, hanno tolto il cassone della serranda scoprendo i due nidi, quello delle api e quello degli insetti alieni. «Inizialmente – prosegue ancora il presidente dell’associazione ladispolana - c'era un alveare con le api, ma le vespe killer sono entrate colonizzando con cattiveria e prepotenza vera, uccidendole tutte e infine nutrendosi del loro miele. Vederlo è stato un colpo al cuore. Le nostre guardie zoofile esperte hanno bonificato l'area e portato via tutto. Perché non basta solo intervenire». Le chiamate al centralino di Fareambiente Ladispoli non si contano più. «Praticamente ogni giorno dall’inizio dell’estate – conferma il presidente -, proprio pochi giorni fa abbiamo fatto un bilancio sugli interventi avuti con le api e con le vespe; in effetti il conto tornava, ma in maniera totalmente sfavorevole verso le api. Non bisogna improvvisare adoperandosi con spray comprati al supermercato, questo è un invito che rivolgiamo ai cittadini. Non bisogna improvvisare perché in prossimità di un nido possono utilizzare il loro pungiglione come arma di difesa e pungere più volte. La nostra associazione può contare su personale addestrato e qualificato che sanno come fronteggiare l’emergenza, perché di emergenza si tratta, probabilmente favorita dal cambiamento climatico». Giorni fa era invece arrivati i vigili del fuoco in un’abitazione di Valcanneto, a Cerveteri, per rimuovere le vespe da una canna fumaria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA