Vittoria Tassoni*

Il Mirandò è una ricetta povera della cucina tipica tarquiniese che nasce con la doppia funzione: ammorbidire la carne, per la sua lunga cottura, e cucinare un brodo più saporito rispetto a quello classico, utilizzando pochi ingredienti e spendendo una somma di denaro molto contenuta.

Per preparare il Mirandò, diventato da poco una nuova PAT della città di Tarquinia, servono pochi ingredienti, ma scelti con cura.

Il pomodoro deve essere quello a grappolo e la carne, di origine bovina, per noi dell’Alto Lazio, deve essere quella di vacca maremmana.

Ricetta

Persone: 6 persone

Difficoltà: Medio

Tempo di preparazione: 1.50 minuti

Strumenti necessari: Il tempo di preparazione brodo/carne 30 minuti in pentola a pressione o ore 1,30 normale cottura.

Mirandò 40/50 minuti

Ingredienti brodo:

1 kg di carne di bovino maremmana taglio da brodo o da spezzatino

2 cipolle

2 coste di sedano

2 carote

1 pomodorino

sale : qb

Ingredienti mirandò:

carne bollita

5 cipolle dorate

500 g pomodorini

½ bicchiere di olio extravergine

1 peperoncino

sale q.b.

Procedimento:

Metti la carne insieme alle verdure in una pentola capiente, coprendola con l'acqua e

fai cuocere per circa 1 ora dal bollore o comunque fino a quando non sarà ben cotta.

Tienila da parte per il mirandò, mentre il brodo puoi utilizzarlo per altre preparazioni.

Iniziamo la preparazione del mirandò:

versa l'olio in una casseruola e aggiungi le cipolle tagliate a fettine e il peperoncino.

Quando le cipolle si saranno imbiondite, aggiungi i pomodorini tagliati a metà e fai

cuocere per circa 20/25 minuti.

Aggiungi la carne, già tagliata a pezzi e fai continuare la cottura. Se necessario

aggiungere un po' di brodo.

Aggiusta di sale e continua la cottura fino a che il sughetto risulti denso.

*Vittoria Tassoni

blogger, insegnante e cuoca

dell’Alleanza Slow food

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