MONTALTO DI CASTRO - La sentenza del Tar che ha respinto il ricorso di Enel contro l’ordinanza del Comune di Montalto di Castro con la quale l’amministrazione Caci aveva disposto la demolizione del relitto ex-nucleare della centrale Alessandro Volta continua a raccogliere consensi.

A parlare anche l’ex assessore Giovanni Corona. «È stato bello leggere sulla stampa locale e soprattutto nazionale la notizia che il Tar del Lazio ha respinto il ricorso che nel 2018 Enel Produzione spa propose contro l'ordinanza del Comune di Montalto di Castro, con la quale come amministrazione avevamo disposto la demolizione del relitto ex-nucleare della centrale Alessandro Volta - afferma Corona - È bello leggere le dichiarazioni del Codacons che intervenne a sostegno delle nostre tesi e che oggi esulta affermando che “grazie alla battaglia del Comune di Montalto di Castro e del Codacons finalmente l’eco mostro della ex centrale Enel sarà abbattuto con evidenti vantaggi. Una vittoria della città, che mi rende veramente orgoglioso di aver fatto parte di quell’amministrazione che guidata dal sindaco Caci decise nel 2017 di difendere il proprio territorio commissionando uno Studio di fattibilità tecnico-giuridico riguardo i grandi complessi di natura industriale di notevole e straordinario impatto ambientale nel territorio comunale, che il consiglio comunale approvò poi nel 2018. Grazie allo studio legale Aor e ad Andrea Talenti per il grande lavoro svolto in questi anni di dure battaglie che hanno portato a questo risultato storico per Montalto e Pescia». «Non me ne vogliate - aggiunge Corona - ma ringrazio davvero di cuore il mio amico ed ex sindaco Sergio Caci che per primo credette in questa battaglia che oggi ci permette di dire, usando un semplicistico paragone calcistico “Montalto 1 Enel 0”. In bocca al lupo anche alla nuova amministrazione che si troverà ora, con basi solide ereditate, ad affrontare il secondo tempo di questa vicenda, con l’augurio che l’interesse del territorio continui a prevalere su quello delle lobbies”.

Anche la sindaca Emanuela Socciarelli torna a commentare la notizia, auspicando la valorizzazione dell’area: «Accolte le ragioni del Comune, l’area della ex centrale va rivalorizzata», afferma la Socciarelli. «Con molta soddisfazione abbiamo appreso dai legali del Comune, la notizia che il Tar Lazio ha respinto il ricorso promosso da Enel Produzione avverso l’ordinanza di demolizione del relitto della ex Centrale nucleare - spega la sindaca - Un relitto che sta lì da molti anni senza più alcuna utilità, se non quella di deturpare il bellissimo tratto di costa che unisce l’Alto Lazio alla bassa Toscana». «È una vittoria di tutti - aggiunge la sindaca - a difesa dell’ambiente e del territorio della Tuscia, negli ultimi anni sempre più oggetto di iniziative volte a modificare radicalmente il nostro splendido paesaggio. Basti pensare, da ultimo, che su 50 aree ritenute dalla Sogin idonee ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari, ben 21 sono sul nostro territorio. Ma anche in questo caso l’amministrazione non si è fatta trovare impreparata e insieme ai Comuni limitrofi ha proposto ricorso al Tar Lazio. Siamo pronti ad affrontare questa ulteriore battaglia, forti delle nostre ragioni, con a fianco tutta la cittadinanza. Come amministrazione comunale da diversi anni abbiamo intrapreso un’azione di tutela e di salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico comunale - continua Socciarelli - e oggi il Tar ci ha dato ragione. Non avevamo dubbi. Tanto è che quando durante la conferenza di servizi propedeutica all’emissione dell’ordinanza di demolizione tutte le amministrazioni centrali e regionali coinvolte si sono tirate indietro, siamo andati avanti dritti per la nostra strada. Non voglio commentare la sentenza sotto l’aspetto giuridico. Lascio volentieri questo compito ai nostri legali che ben ci hanno rappresentato nel corso del giudizio. Ciò che più mi preme sottolineare, oggi, da sindaco di Montalto e Pescia, è che dopo anni di battaglie in tribunale, anche i giudici hanno certificato che è giunta finalmente l’ora che il territorio di Montalto e Pescia (e più generale della Tuscia) merita il giusto rispetto e che Enel, riprendendo le parole del Tar, debba sedersi a fianco a noi ”per porre in essere ogni opportuna iniziativa, per attuare il recupero urbanistico ed edilizio del comprensorio«.

«Questa sentenza – aggiunge la sindaca Socciarelli - può e deve essere un’opportunità per tutti. Anche e soprattutto per Enel che tra i principi della propria policy green ha messo quelli della protezione dell’ambiente e della promozione della sostenibilità ambientale. Ho letto, invece, come loro prima dichiarazione, che appelleranno la sentenza in Consiglio di Stato. Come ho avuto già modo di dire, mi sarei aspettata altre parole da parte della società. Ma è un loro diritto. Così come è un diritto dei miei concittadini e dell’amministrazione che rappresento continuare a difendere l’ambiente in cui viviamo. Lo dobbiamo a noi stessi e, soprattutto, alle generazioni future. Penso sia giunto il momento che Enel capisca una volta per tutte che la nostra comunità necessita di risposte concrete, non di progetti effimeri che al territorio non danno niente. Né Enel può pensare di continuare ad esercitare la sua posizione, economicamente dominante, come sta facendo con i versamenti dell’Imu sul complesso della ex centrale. Noi ci siamo, oggi, come ieri. Pronti ad ascoltare le loro proposte e a confrontarci per trovare, insieme, la migliore soluzione che salvaguardi l’ambiente ed il paesaggio che ci circonda. Giunti a questo punto, sta a loro fare il primo passo».

«Da ultimo - chiude Emanuela Socciarelli - voglio ringraziare il dottor Andrea Talenti per il prezioso supporto tecnico fornito in questi anni e lo Studio Legale Aor Avvocati, nelle persone dei soci Angelo Annibali, Marco Orlando, Andrea Ruffini e Matteo Valente, che fin dall’inizio ha affiancato in prima linea il Comune in questo difficile giudizio, sino all’ottimo risultato».

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