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CIVITAVECCHIA – Disagi, preoccupazione e degrado in pieno centro. A denunciarlo sono alcuni cittadini che segnalano quanto accaduto nei giorni scorsi a largo Marco Galli, sul lungomare.
In una lettera firmata, inviata alla redazione, si legge:
«Da venerdì scorso, un camper era parcheggiato in evidente sosta vietata: ospita al suo interno una famiglia di quattro persone di etnia rom. Nelle ore successive, i comportamenti tenuti hanno suscitato sconcerto e preoccupazione tra i cittadini di passaggio: stamattina, poco prima delle 8, alcuni membri della famiglia hanno espletato bisogni fisiologici all’aperto, noncuranti della presenza di numerose persone che facevano footing lungo il mare. All’esterno del veicolo, inoltre, sono stati disposti indumenti, scarpe e oggetti personali, occupando aree pubbliche e trasformando di fatto uno spazio comune in una sorta di accampamento improvvisato.


Non meno inquietante è stato l’atteggiamento successivo: due delle quattro persone si sono dirette verso un bar, mentre altri due, con un taccuino in mano, hanno passeggiato lungo la zona costiera, apparentemente prendendo nota delle abitazioni circostanti. Quando il camper è ripartito, trasportava due biciclette fissate posteriormente: non è chiaro se appartenessero agli stessi occupanti, ma il dubbio è inevitabile.
Si tratta dello stesso veicolo che, prima dell’avvio dei lavori in corso del lungo mare, è stato per mesi parcheggiato al suo interno.
Lunedì presenterò un esposto alla Procura della Repubblica, trasmettendo per conoscenza la segnalazione anche alla Polizia locale, ai Carabinieri e alla Polizia di Stato, affinché sia verificato quanto accaduto e si impedisca che episodi simili si ripetano.
Credo che situazioni di questo genere, oltre a rappresentare un problema di decoro urbano e sicurezza, contribuiscano ad alimentare un clima di degrado che Civitavecchia non merita. Il decoro urbano si preserva non con le parole o con le dichiarazioni verbali, tutte virtuali, ma con una vigilanza attenta e scrupolosa che, ad esempio, la Polizia municipale dovrebbe assicurare».





