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SANTA MARINELLA – Sei giorni fa la consigliera Clelia di Liello ha protocollato la richiesta di convocazione d’urgenza della Commissione Urbanistica in merito alla demolizione imminente del Convento dell’Immacolata. La questione è emblematica, le ville storiche ed il loro imponente patrimonio arboreo vengono demolite per far posto a nuovi condomini e villette a schiera, in barba ai solenni proclami di salvaguardia del verde.
“L’amministrazione pubblica aveva annunciato nel convegno organizzato da Italia Nostra nel dicembre scorso – dice in una nota Coalizione Futuro - non solo la necessità di un’importante variante del piano regolatore che prevedesse tre parchi a Santa Severa, ma anche il rinnovo dello stesso piano ormai vetusto. Abbiamo sperato che la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico potesse diventare davvero una priorità, ma pare che così non sia, della delibera sulla variante dei tre parchi non se ne parla più, della proposta di un nuovo piano urbanistico generale pure e le ruspe incombono sull’unico ettaro verde di Santa Severa incastonato nel cemento. Chiediamo a gran voce una svolta nella gestione del verde pubblico e privato. La lotta alla cocciniglia tartaruga deve essere un’occasione per considerare il verde parte integrante della pianificazione urbana e non solo ostacolo a nuove costruzioni. Le alberature debbono essere non solo curate e tutelate ma pianificate per la salute pubblica, per l’assorbimento di anidride carbonica, per la mitigazione del clima, per la bellezza urbana, per l’ambiente, per il paesaggio e per il benessere di chi in questa città vive o villeggia. Puntare al verde per migliorare la qualità della vita è una decisione politica e culturale fortemente innovativa, attrattiva per un’offerta turistica di alta qualità, esattamente come le spiagge libere accoglienti, raggiungibili e ben servite. In occasione dell’assemblea pubblica di agosto fatta a Santa Severa, l’assessore al verde Elisa Mei, ha dichiarato che il Comune dispone del censimento delle alberature e di un ufficio del verde ma non di un regolamento del verde aggiornato che è invece è necessario”.
Giovanni Dani ha aggiunto che manca una mappatura dei boschi collinari, dei giardini di pregio, delle specie rare. Mei ha ammesso che le capitozzature non sono una potatura corretta e che gli alberi abbattuti verranno ripiantumati, ripristinando l’aspetto originario di viali e giardini.
“Sappiamo però fin troppo bene – concludono i civici - che questo non avviene e che il patrimonio arboreo urbano di Santa Marinella e Santa Severa si riduce di anno in anno. Eravamo una città giardino e non solo per la floricultura, anch’essa scomparsa. Auspichiamo quindi da parte dell’amministrazione comunale una decisa discontinuità rispetto al passato, basta consumo di suolo, come si è sempre fatto e si continua a fare, ma riqualificazione urbana, recupero del degrado implementando verde e servizi. Una delibera che istituisca i tre parchi a S. Severa potrebbe essere il primo passo verso una diversa idea di qualità urbana, ambientale, sociale”.
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