Settimana intensa. E interessante. Come sempre più di sempre. Anche e soprattutto effervescente. Mezzi di comunicazione continuamente in fermento, piede schiacciato sull’acceleratore e via notizie a tutta velocità. Non fai in tempo a divorare quella che si trova in “apertura” che te ne trovi altre di “spalla” a “taglio alto” e via dicendo che non permettono di tirare il fiato neppure per un attimo. Inutile cercare di stilare una classifica riservata agli articoli più o meno allettanti. Sono stati questi sette giorni pieni come non mai e segnatamente due servizi han fatto la gioia della presente rubrica che si nutre di quel che succede in questa nostra bella città d’incanto.

A scuotere l’interesse ci ha pensato subito il quotidiano “La Provincia” con sei colonne impreziosite da: 1)occhiello così confezionato “Transizione Energetica / Ieri l’audizione alla Camera. Resta invariato il phase out; 2) titolo: “Enel conferma: logistica a Civitavecchia”; 3) catenaccio: “L’onorevole Battilocchio incalza il territorio per garantire le risposte necessarie”. Eh sì, niente male. Notizia maiuscola che apre uno squarcio d’azzurro intenso per futuro ormai prossimo giacché “il piano di phase out delle centrali a carbone – viene incastonato nel pezzo –resta invariato: oltre alla chiusura entro il 2025 prevede rinnovabili e sistemi di accumulo”. Quindi delizia pura per gli ambientalisti , nemici giurati dei combustibili fossili e ottimismo galoppante, pancia a terra, da parte delle nuove generazioni che disporranno di una splendida chance in più per coronare i propri sogni grazie alle maggiori possibilità di trovare occupazione.

E larghissimo merito va attribuito al deputato “forzista” Alessandro Battilocchio (a proposito, complimentissimi per essere stato nominato da Berlusconi responsabile nazionale della macchina elettorale), che s’è speso senza esitazione alcuna perché si arrivasse ad un “dopo carbone” in maniera ottimale e che proprio a fine audizione alla Camera dei Deputati ha dichiarato: “c’è oggi l’esigenza di ragionare con urgenza e determinazione con la creazione di attività produttive durature e in grado di dare una risposta ai lavoratori e alle aziende dell’indotto”. Poi la sottolineatura più importante che l’establishment di Palazzo del Pincio non può né deve assolutamente far cadere nel vuoto: “Durante detta audizione sono emersi due aspetti fondamentali: la necessità di nuove aree di sviluppo industriale e la partenza di Enel Logistics. Per quanto concerne essenzialmente il primo punto va richiesta una riflessione insieme alle istituzioni locali poiché abbiamo impellente bisogno di spazi pronti per insediamenti specie nella zona retro portuale”.

Altro giro altra notizia e qui siamo alle dolenti note. Che non smettono di far pensare che Civitavecchia ormai a livello nazionale (e non è un’esagerazione) deve essere considerata una sconfinata pattumiera dove è possibile conferire tutto il peggio possibile e immaginabile. A cominciare, naturalmente !, dalla “monnezza”. Che guarda caso la Capitale avrebbe deciso di riversare all’interno del nostro scalo marittimo in uno spazio gestito dalla Seport. Quest’idea grandiosa (sic!) avrebbe illuminato la mente della dirigenza della municipalizzata Ama che si occupa di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel territorio capitolino. Il quale, si sa, versa in evidenti e gravissime difficoltà e , in attesa dell’ancora lontanissimo impiego del termovalorizzatore o inceneritore che dir si voglia, ha bisogno di trovare una soluzione per scongiurare una violenta crisi che di certo non farebbe sguazzare in un brodo di giuggiole il sindaco Gualtieri. Di qui l’accordo, da quel che è trapelato, tra Ama e Amsterdam. E cioè: nel megaimpianto della capitale olandese avverrebbe il tanto agognato smaltimento dell’immondizia, stoccata prima nel porto e poi spedita in treno. Per la cronaca il “trasferimento” si effettuerebbe ogni settimana e in questo stesso lasso di tempo, puntuali come un cronometro svrizzero spacca secondi, nella nostra città o meglio nello scalo arriverebbero (per essere ammassati) novecento tonnellate di rifiuti. Duro il Primo Cittadino, Ernesto Tedesco: “Semmai non giungesse una secca smentita, assumeremo provvedimenti idonei ad impedire questo ennesimo schiaffo alla nostra città” (Civonline, 30 Marzo). Sulla stessa lunghezza d’onda il titolare dell’ambiente Manuel Magliani: “Restituiamo al mittente un’ipotesi di turismo dei rifiuti e torniamo a chiedere con forza che sia rispettato il principio di prossimità” (ibidem). Un commento ? Presto detto: apprezzabile la dura reazione del Sindaco, addirittura meritevole di una standing ovation l’assessore per il suo “vaffa” tanto subliminale quanto elegante. E nell’attesa degli sviluppi di questa “sporca” faccenda, un paio di domande. 1) E’ stato riportato dai giornali testualmente “Ama e Amsterdam hanno trovato l’accordo” e allora c’è da chiedersi se sia logico e naturale o esattamente e totalmente il contrario che Palazzo del Pincio non ne sapesse niente; 2) se si parla di un’area che si trova sotto l’egida della Seport significa forse che la stessa Seport fosse al corrente dell’operazione con l’Adsp all’oscuro ? Buon tutto a tutti.