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MONTEFIASCONE - «Con nostro estremo dispiacere e disappunto, abbiamo notato lo smantellamento dell’ultima casetta dell’acqua potabile di fronte la caserma dei carabinieri. Da mesi circolava questa notizia ma il triste epilogo è arrivato. L’ennesimo disservizio alla comunità montefiasconese è stato servito, la quale non potrà più beneficiare di un bene essenziale come l’acqua potabile». La segnalazione arriva da Emanuele Brodo, componente del Circolo di Fratelli d’Italia di Montefiascone, che spiega: «Il servizio aveva una triplice funzione, oltre ad avere prezzi calmierati, forniva acqua potabile alla cittadinanza anche nei momenti di interruzione del servizio idrico (purtroppo accade molto di frequente) o di superamento nelle condotte dei livelli di arsenico o altri prodotti non salutari e cosa da non sottovalutare, riduceva di molto l’acquisto e l’utilizzo di bottiglie in plastica monouso. Ovviamente - prosegue Brodo - sappiamo che la sinistra è solita lanciare slogan sul bene dei cittadini e delle politiche green poi i fatti dicono altro. Il problema non è di piccola entità, da quanto abbiamo appreso, questa situazione colpisce circa duemila famiglie, dato appreso dal numero di cauzioni delle tessere rese».
«Chiediamo quindi all’amministrazione, che si attivi celermente per il ripristino dell’essenziale opera, individuando immediatamente gli attori economici interessati. Nell’interesse di tutti i cittadini, auspichiamo che agisca quanto prima, conclude.
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