CIVITAVECCHIA – Si sono svolte ieri in città le celebrazioni in occasione degli ottant’anni dal primo bombardamento su Civitavecchia. Una ferita che ha segnato profondamente la città, sotto l’aspetto culturale, storico, architettonico e sociale.

«Quella di Civitavecchia, come è stato scritto con giusta espressione, è una “storia spezzata” dal bombardamento del 14 maggio 1943 (e dai successivi) – ha ricordato il sindaco Ernesto Tedesco – anche di una storia spezzata, però, si possono riannodare le fila. È quello che facciamo ogni anno ricordando le vittime dei bombardamenti ed è quello che quest’anno stiamo facendo anche attraverso le iniziative in corso alla Rocca e alle altre che seguiranno, grazie ad associazioni, comitati e al lavoro instancabile dell’ufficio Cultura, del Cerimoniale, della mia segreteria. Stamane (ieri ndr) il percorso della memoria si è rinnovato, con gli omaggi che assieme al comandante Filippo Marini, alla presenza delle associazioni combattentistiche e d’arma, abbiamo dato. Costruire un futuro di pace e ispirato al bello, a quella bellezza che in parte la città ha perduto proprio a causa degli eventi bellici, deve essere il nostro impegno quotidiano».