«Visto il successo della manifestazione, abbiamo deciso di prolungare le installazioni di San Pellegrino in Fiore per un’altra settimana. Piazza della Morte, Piazza del Gesù e Piazza San Carluccio continueranno ad essere arricchite dai disegni e colori che abbiamo apprezzato questa settimana, tanto noi viterbesi quanti i numerosi turisti che sono venuti a farci visita. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato». Così la sindaca Frontini ha annunciato il prolungamento di una settimana delle installazioni floreali su tre piazze del percorso nel centro storico. Decisione dettata dal grande flusso di turisti (si stimano circa 90 mila presenze) e la conseguente boccata d’ossigeno per i commercianti del centro. Indubbiamente i turisti ci sono stati e, proprio per rivitalizzare il centro storico, da anni in forte desertificazione commerciale, la prima cittadina ha deciso i tempi supplementari per San Pellegrino in Fiore. La decisione, presa per la prima volta in 38 edizioni della kermesse, seconda per importanza solo al Trasporto della Macchina di Santa Rosa, potrebbe essere un segnale per il futuro e portare a un’espansione temporale permanente rispetto al fine settimana lungo tradizionale dell’evento primaverile. «San Pellegrino in Fiore è un qualcosa che è rinato – dice l’assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne – che non esisteva e che oggi c’è. Mi piace che ci sia dibattito perché vuol dire che la cosa è viva. C’è a chi è piaciuto e a chi no: ma conta il dibattito, altrimenti significa che l’evento è morto. Il dato che vedo è che ha avuto tanti passaggi nei media nazionali e che di gente ce n’è stata. Da amministratore non posso che essere soddisfatto. È un’edizione di cui si è parlato».