Si ispira al Medioevo, tema indicato dal Comune, l’edizione 2024 di San Pellegrino in fiore.

Un periodo storico che Raffaele Ascenzi e il suo gruppo di lavoro, il cui progetto ha vinto il concorso d'idee bandito dall'amministrazione, ha declinato ispirandosi alle forme geometriche medievali per gli allestimenti florovivaistici nelle piazze e nell’utilizzo di essenze e piante “semplici” del territorio quali salvia, rosmarino, cavolo rosso, bosso, mughetto.

Dopo il mancato svolgimento dello scorso anno, torna dunque il tradizionale evento di primavera capace di attrarre turisti in città. Tradizionale, perché in auge dal 1987, ma completamente rinnovato dall’amministrazione Frontini. Molte le novità di questo “nuovo” San Pellegrino in fiore: dalla durata della manifestazione - dal 1 al 5 maggio, più lunga rispetto alle precedenti - al programma suddiviso in tre sezioni con iniziative “spalmate” anche in altre zone del centro. E ancor prima, come sottolineato dall’assessore a Sviluppo economico locale e Turismo Silvio Franco «dall’acquisizione del marchio dall’ente autonomo omonimo, ideatore di San Pellegrino in fiore, e dal bando per il concorso di idee».

«Una manifestazione - ha proseguito - che riteniamo volano di sviluppo economico e turistico per la città nell’ottica di creare un mosaico fondamentale per la candidatura a capitale europea della Cultura». E per la prossima edizione anticipa l’idea di creare un merchandising con il logo di San Pellegrino in fiore.

L’assessore ha evidenziato «l’impegno economico importante» sostenuto per la manifestazione, grazie anche alle risorse venute dalle istituzioni del territorio partner dell’evento: Provincia, Camera di commercio, Fondazione Carivit e Unitus.

Impegno che assomma complessivamente a 155mila euro. «132mila più Iva per la realizzazione e 20mila tra concorso di idee, progettazione esecutiva e direzione lavori» ha dettagliato. Non quantificate ancora le spese per la comunicazione.

Raffaele Ascenzi, nell’illustrare il progetto, ha spiegato che «la disposizione degli allestimenti, che ricordano il Basso medioevo e anticipano il Rinascimento, è stata ideata in modo da suggerire ai turisti la visita anche degli edifici monumentali».

Tra le singolarità del progetto: il piccolo giardino dei veleni in piazza Scacciaricci. In ogni piazza sarà poi posizionato un totem con la spiegazione degli allestimenti e con i nomi delle piante e delle essenze impiegate.

Il programma delle cinque giornate è suddiviso in tre sezioni: “San Pellegrino in fiore” - inaugurazione il primo maggio in via San Lorenzo, angolo piazza del Gesù -; “Oltre San Pellegrino in fiore”, le cui iniziative curate da commercianti e artigiani coordinati dal consigliere delegato Marco Nunzi, si estendono nel resto del centro cittadino; “Per San Pellegrino in fiore. Storia, arte, musica” con il concerto della Camerata polifonica viterbese - il primo maggio - e due “conversazioni” il 3 maggio, una con Dario Fabbri su “Venti di guerra mondiale” alle 16 e l’altra con Vittorio Sgarbi sul medioevo alle 18.

La sindaca Chiara Frontini in apertura della conferenza di presentazione ha ringraziato i vertici storici dell’ente autonomo San Pellegrino in fiore, che hanno ideato e organizzato per oltre un trentennio la manifestazione, e omaggiandoli con le targhe ha dichiarato: «Ci avete lasciato una grande responsabilità». Il presidente della Provincia Romoli ha affermato che l’amministrazione di via Saffi «è convintamente a fianco del Comune, per fare squadra per la valorizzazione turistico-economica del territorio». Andrea Genovese dell’Unitus definendo San Pellegrino in fiore «un evento iconico» ha reso noto che l'ateneo sarà presente con un proprio stand e curerà un giardino all'interno della mostra. Per Domenico Merlani, presidente della Camera di commercio Viterbo-Rieti, «la sinergia tra istituzioni è un segnale importante per il percorso di sviluppo da portare avanti per la città». L’aspetto storico-folcloristico della rassegna sarà assicurato dai gruppi di sbandieratori e musici Santa Rosa e Città di Viterbo e dai figuranti della Contesa.