«Contemporaneo, interattivo, colorato». Sono gli aggettivi scelti dall’architetto Lorenzo Porciani per descrivere il suo San Pellegrino in fiore, progetto firmato insieme all'amica e collega Delaram Kazemi Asfeh, durante la conferenza di presentazione dell'evento nella sala consiliare di Palazzo dei Priori. Evento che, come sottolineato dalla sindaca Chiara Frontini «dopo il trasporto della Macchina di Santa Rosa è uno dei momenti più attesi dalla città e dai viterbesi». La prima cittadina ha tenuto a evidenziare che dallo scorso anno «la manifestazione ha cambiato veste e modalità organizzativa nella cornice di un partenariato istituzionale consolidato in questi 2 anni e fondato su Comune, Provincia, Camera di commercio e Unitus». Ha quindi rimarcato «un prima e un dopo la rassegna florovivaistica» con diverse realtà cittadine che hanno voluto partecipare. «E questo ci fa ben sperare sulla possibilità di moltiplicare ulteriormente la partecipazione» ha dichiarato. Frontini ha poi ringraziato enti e istituzioni che supportano l'iniziativa: «la Regione che ha accolto l’istanza per il contributo, AdR (aeroporti di Roma) per gli spazi concessi gratuitamente per i totem e le installazioni video che pubblicizzano l'evento presso i terminal 2 e 3 di Fiumicino, il Fai per il patrocinio e l'Autorità portuale di Civitavecchia». Domenico Merlani, presidente della Camera di commercio, oltre a sottolineare che «la collaborazione interistituzionale non è scontata», ha dichiarato: «San Pellegrino in fiore è l'evento importante che apre la stagione primavera-estate in città» per poi ricordare l’iniziativa ‘Assaggi, dal 17 al 19 maggio, curata dall’ente camerale. A rappresentare la Provincia, il consigliere comunale e provinciale Umberto Di Fusco il quale ha portato il saluto del presidente Romoli, assente per impegni istituzionali: «Viterbo e questo tipo di manifestazione diventano volano per far conoscere la città e l’intero territorio della Tuscia a tutti i turisti». Con Lorenzo Porciani, progettista e direttore lavori dell’edizione 2025 di San Pellegrino in fiore, si è entrati nel vivo della manifestazione in svolgimento dal primo al 4 maggio nel quartiere medievale. L’architetto ha esordito con un plauso all'amministrazione per la modalità del concorso di idee «che ha permesso di mettere in competizione le professionalità locali». «Il progetto odierno - ha proseguito - è stato adattato all’anno giubilare ma quattro piazze non hanno subito modifiche rispetto all’originale. La rivisitazione più significativa ha riguardato piazza San Lorenzo per fare spazio alla novità di questa edizione: l’area mercatale curata da Chiara Brunori di “Verdi e contenti”. Oltre all’allestimento della scalinata di palazzo papale, l’installazione in piazza prevede 4 bracci a L, a formare una croce, su ognuno dei quali saranno riportate le parole sul creato di papa Francesco. Inizialmente erano invece previste scritte riferite al Giubileo». Focus poi su piazza San Carluccio con 200 metri quadri di pedane a specchio, con una ventina di betulle e vegetazione lacustre a richiamare i laghi del Viterbese, una percezione che prosegue in piazza Scacciaricci per poi sfociare nel “corridoio cerimoniale”, costituito da una serie di archi, che conduce a un approdo ideale del viandante in piazza San Pellegrino, e quindi la cupola formata da un intreccio di archi in piazza della Morte e la “rivisitazione iconoclasta del giardino all’italiana” in piazza del Gesù. E proprio in questa piazza, alle ore 10, si svolgerà l’inaugurazione di San Pellegrino in fiore 2025. All’assessore alla Cultura Katia Scardozzi il compito di illustrare le molte iniziative, promosse da tante associazioni, a corollario della quattro giorni florovivaistica tra cui: mostre e laboratori in via Saffi, tre gruppi di sbandieratori che animeranno il quartiere medievale e non solo, l'anteprima in piazza della Repubblica del Tuscia fantasy, le visite guidate alle chiese e la rievocazione storica che portò alla nascita del Conclave curata dai figuranti de La Contesa. Il consigliere delegato Marco Nunzi rimarcando che «durante il lavoro di preparazione dell'evento si è cercato di rispettare le esigenze di chi vive e lavora nel quartiere» ha auspicato che «dando seguito a quanto è stato detto nell’incontro tra Comune e commercianti, i titolari delle attività ricettive e di ristorazione possano essere simbolo di accoglienza e promozione della manifestazione presso i loro utenti». 180mila euro l’impegno di spesa da parte del Comune per la realizzazione di San Pellegrino in fiore, per quanto ha inciso la promozione dell’evento? Quesito a cui la sindaca Chiara Frontini ha risposto citando quanto fatto ma senza riferimento alle cifre. «A mia memoria la pubblicità della manifestazione presso i terminal dell’aeroporto di Fiumicino non è mai stata fatta prima. Abbiamo lavorato su una promozione che esca fuori da porta Faul». Poi rimarcando che «la riuscita degli eventi e della promozione della città si valuta alla fine, sui numeri non su una percezione. Gli eventi sono un plus, noi cerchiamo di promuovere Viterbo come destinazione turistica. È questo il cuore della nostra strategia in tema di turismo» ha concluso invitando a «valutare non la singola iniziativa ma i numeri che non sono opinabili».