Ex terme Inps, qualcosa sembra tornare a muoversi.

Nei giorni scorsi lo stabilimento su strada Bagni, che da oltre 40 anni versa in stato di abbandono e degrado, è stato oggetto di un sopralluogo compiuto dagli amministratori comunali e dai referenti degli uffici tecnici di Comune e Regione.

Insieme alla sindaca Chiara Frontini, gli assessori al Patrimonio Elena Angiani e ai Lavori pubblici Stefano Floris.

«L’incontro è stato concertato con la Regione, che è comproprietaria al 50% dell’ex complesso termale - dichiara Floris - per renderci conto dello stato di fatto attuale sia per quanto riguarda le risorse minerarie che il patrimonio immobiliare».

Una ricognizione durante la quale «abbiamo controllato le emergenze termali che insistono nell’area, tra cui il pozzo Gigliola, per poi procedere a un sopralluogo all’interno del fabbricato».

Edificio che, stando a quanto riferito da persone che per anni hanno lavorato nella struttura, è stato depredato di tutto, anche di attrezzature di grandi dimensioni come quelle delle cucine che all'epoca fornivano pasti a centinaia di ospiti.

A confermare la spoliazione dei locali è lo stesso assessore: «Sono rimaste le nude murature, per il resto non c'è più niente. Attualmente le stanze sono completamente vuote, a parte qualche arredo risalente agli anni ’50 abbandonato in giro».

Il sopralluogo ha fornito l’occasione per riaccendere l’attenzione sulle ex terme Inps e sulla convenzione tra Pisana e Comune, firmata nel 2020, per finanziare lo studio di fattibilità incardinato nel progetto redatto da Federterme e riallacciare i contatti con la Regione sulla vicenda.

«L’appuntamento si è concluso - afferma infatti Stefano Floris - con l’impegno di organizzare un incontro in Regione con gli assessorati competenti in materia di termalismo e di patrimonio, entro una decina di giorni o comunque entro questo mese, per poter riprendere in mano il discorso di recupero e sviluppo delle ex terme Inps, che è uno degli impegni che la nostra amministrazione si era presa in campagna elettorale».