CIVITA CASTELLANA si prepara ad accogliere la 37esima edizione del Civitafestival, una rassegna culturale riconosciuta dal Ministero della Cultura che, sotto la direzione artistica di Fabio Galadini, si consolida come un evento di rilievo nazionale. La manifestazione, che si svolge con il patrocinio del Comune, offre un programma di alto profilo che esplora temi universali e si svolge in luoghi di straordinaria bellezza, come il Forte Sangallo e il Chiostro di San Francesco. Questi spazi, con il loro profondo valore storico e architettonico, diventano parte integrante dell'esperienza culturale, creando un’atmosfera unica che esalta ogni performance. L'inaugurazione ufficiale del festival si terrà il 26 agosto alle 17:30, presso la sala conferenze del Forte Sangallo, seguita da un brindisi. Il festival si apre ufficialmente il 27 agosto nel Cortile Maggiore del Forte Sangallo, con lo spettacolo "Morricone e non solo" dell'Orchestra Giuseppe Tartini. Sotto la direzione del Maestro Antonio Cipriani, l'orchestra renderà omaggio a maestri del cinema come Ennio Morricone, Luis Bacalov, Nino Rota e Armando Trovajoli. La programmazione prosegue con un'ampia varietà di eventi, ecco quali. 28 agosto: Al Chiostro di San Francesco andrà in scena "Albania Casa Mia", uno spettacolo di e con Aleksandros Memetaj. Vincitore di importanti premi, ripercorre la storia di un figlio che cresce lontano dalla sua terra e del sacrificio del padre, in un racconto profondamente toccante; 29 agosto: Sempre al Chiostro di San Francesco, "Rainbow", un ricordo di e con Francesco Rivieccio, si presenta come un'opera vincitrice di premi al Roma Fringe Festival 2025; 30 agosto: La Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei presenta "Puccini’s Opera", un progetto coreografico dedicato alle eroine pucciniane Tosca, Madama Butterfly e Turandot. La coreografa Monica Casadei esplora il tema del femminile attraverso una danza energica che unisce la partitura originale a tracce elettroniche; 31 agosto: "La magia dell’arco" vedrà esibirsi il violinista Wolfgang Redik e il pianista Andrea Bacchetti, due musicisti di fama internazionale. Il loro concerto spazierà da Ludwig van Beethoven a John Williams, offrendo un'esperienza musicale di altissimo livello; 1° settembre: Il festival rende omaggio a Pier Paolo Pasolini a 50 anni dalla sua scomparsa con lo spettacolo "Tra la carne e il cielo". L’Orchestra Domenico Mazzocchi, diretta da Fabio Galadini, eseguirà musiche di J.S. Bach con la voce recitante di Luigi Saravo; 4 settembre: Mariangela D’Abbraccio porterà in scena "Camille Claudel", un assolo basato sul testo di Dacia Maraini che esplora la vita e il dramma dell'artista; 6 settembre: In anteprima, il festival presenta "Quelli che si allontanano da Omelas", un adattamento del racconto di Ursula K. Le Guin che vede in scena l'iconica Eva Robin’s; 7 settembre: Sarà la volta della prima nazionale di "Omaggio a Edith Piaf", con il Mario Corvini Young Art Jazz Ensemble, che omaggerà l'artista francese con arrangiamenti originali dei suoi grandi successi; 8 settembre: "Non seppellitemi viva", un reading in prima regionale dedicato alla poetessa russa Marina Cvetaeva, interpretato da Raffaella Azim; 9 settembre: "Uno spettacolo di Leonardo Manzan" è una performance teatrale di Paola Giannini, Leonardo Manzan e Rocco Placidi, che riflette in modo ironico e provocatorio sui luoghi comuni dell'arte contemporanea. La chiusura del festival è fissata per il 10 settembre con un concerto dell'Orchestra Domenico Mazzocchi, che eseguirà capolavori di Mendelssohn, Mozart e Beethoven.

L'orchestra, fondata nel 2022, è l'ensemble sinfonico stabile del Civitafestival ed è stata ufficialmente riconosciuta come "Orchestra Città di Civita Castellana". Il direttore artistico Fabio Galadini ha sottolineato che questa 37esima edizione è il frutto di un percorso di ricerca che mira a superare i confini di genere, proponendo un "atlante di visioni" che offre al pubblico un'esperienza di profonda riflessione e autentica emozione. Il festival è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Civita Castellana, oltre che dalle industrie ceramiche locali, riunite sotto il marchio "IC - Industria e Cultura in terra Falisca".

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