Goleada senza tanti sorrisi per il Civitavecchia Calcio. Nell'ultima giornata di Eccellenza i nerazzurri chiudono il campionato con un netto 5-1 nei confronti dell'Indomita Pomezia. Gara già risolta nella prima frazione in cui la squadra di Paolo Caputo è andata sul 4-0. Alla fine va in serie D direttamente l’Anzio capolista che capitalizza il tutto battendo per tre a uno la W3 Maccarese, a cui sono andati i complimenti da parte del Civitavecchia Calcio, mentre alla seconda classificata Boreale è sufficiente il pari sul Nettuno per, far salvare quest’ultimi tra l’altro, e staccare il pass per i playoff. Sul fronte retrocessione alle già conclamate Indomita Pomezia e Fiano Romano si aggiunge quella del Falaschelavinio sconfitta a Sezze, mentre per la quarta retrocessa bisognerà aspettare l’unico playout tra Ladispoli e Cerveteri. È l’ultimo atto di una stagione nata sicuramente con altre prospettive, compromessa sia nei tanti (troppi) passi falsi tra le mura amiche, vedi Cerveteri, Boreale, W3 e Nettuno, che da qualche prestazione fuori casa (vedi la stessa trasferta in casa dell’Indomita e il ritorno in casa del Cerveteri tra tutte), che hanno segnato il cammino in maniera indelebile. In tutto ciò nonostante il cambio tecnico avvenuto in corso d’opera, con l’avvento di Caputo al posto di Bifini agli annali risulterà per la stagione a seguire un’altra permanenza in Eccellenza. La Vecchia reduce dalla sconfitta di Vignanello, che di fatto ha concluso la sua corsa per la D, ospita il fanalino di coda Indomita Pomezia per chiudere davanti al suo pubblico la stagione. I neroazzurri orfani di Vittorini, fermato dal giudice sportivo, si schierano con Sarracino tra i pali con sulla linea difensiva Funari, Paolo Cerroni, Serpieri e Fatarella, a centrocampo Hrustic, Gagliardi e Luchetti pronti a innescare Samuele Cerroni, Ferrari e Luciani. Sul fronte Indomita troviamo Balletta tra i pali poi in rigoroso numero di maglia Del Grosso Alessandro, Zanoni, Passari, Francucci, Vultaggio, Del Grosso Andrea, Mbengue, Gesmundo, Eleuteri e Giampaoli. Piccolo trotto fino al ventesimo poi la Vecchia passa, cross di Funari dalla sinistra con Balletta che si oppone alla prima conclusione ma respinge corto, mettendo su un piatto d’argento a Ferrari la palla del vantaggio. Uno a zero. L’Indomita arrivata qui senza nessuna pretesa si sfalda e nel giro di due minuti la Vecchia prima raddoppia, di Samuele Cerroni la trasformazione dal dischetto dopo il fallo subito da Luchetti, per poi triplicare un minuto dopo ancora con Ferrari a capo di un’azione spettacolare. Alla mezz’ora Samuele Cerroni delizia la platea con una rovesciata da figurina Panini, con l’esito che poteva aver sicuramente miglior sorte visto che la sfera si spegne dapprima sulla traversa per poi rimbalzare sulla riga. I neroazzurri assoluti padroni del campo calano il poker cinque minuti dopo, ancora con Ferrari che con un fendente dalla media distanza brucia Balletta sull’angolo lontano. Ripresa che sulla carta ha poco da regalare se non per gli annali, visto il risultato già acquisito e un Indomita che poco fa per contrastare i neroazzurri. Per la platea lo spettacolo rimane e la Vecchia, perennemente all’attacco, va vicinissima dopo cinque minuti al gol con Funari che, servito da Luciani, vede la sfera spegnersi però sul palo. Nell’unica sortita offensiva, è stato il primo tiro verso Sarracino, complice un mezzo pasticcio di Paolo Cerroni l’Indomita al diciassettesimo accorcia con Gesmundo. Sarabanda di sostituzioni sul fronte nerazzurro, a Mancini entrato nei primi minuti minuti fanno seguito quelle di Celestini, Tiberi e Pomponi, mentre dall’altra parte è la volta di D’Ercole al posto di Vultaggio. C’è gloria nel tabellino anche per i subentrati, visto che è di uno scatenato Pomponi, a coronamento di un’azione tambureggiante, il tap-in vincente che batte Balletta. Si conclude in pratica qui la gara, con un cinque a uno buono solo per gli annali calcistici. «Abbiamo trovato questa vittoria - afferma Enrico Ferrari - mattatore di giornata, anche se ormai la situazione era compromessa. Noi dovevamo comunque vincere e abbiamo vinto. La stagione poteva andare decisamente meglio, il dispiacere è veramente tanto. Non siamo stati continui durante la stagione, abbiamo alternato prestazioni molto soddisfacenti ad altre che non sono state positive. È un peccato che sia finita così. Tra i punti più pesanti che abbiamo perso ci sono quelli con il Cerveteri, ma anche altre gare hanno avuto la loro importanza sul nostro percorso».

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