Importantissima vittoria del Civitavecchia, che continua il suo inseguimento ai primi due posti della classifica. Al Vittorio Tamagnini i nerazzurri hanno sconfitto l'Aurelio per 3-1. Ma il successo non è stato certamente semplice, perché i blaugrana, soprattutto nel primo tempo, sono stati ostacolo duro da superare.

E dagli altri campi sono arrivate buonissime notizie. Infatti si ferma la capolista Boreale, sconfitta in casa dall’Astrea, mentre riprende la sua marcia l’Anzio che ne rifila quattro al fanalino di coda Indomita Pomezia, e si riporta in vetta con un punto di vantaggio.

A sorpresa si rifà sotto la W3 Maccarese che batte il Fiano Romano e si piazza momentaneamente, superando i nerazzurri, al terzo posto. Paolo Cerroni non può giocare perché squalificato, con Paolo Caputo che presenta l’undici, tolto Fatati che si accomoda in panchina, che nei minuti finali di Falaschelavinio ha regalato i tre punti ai neroazzurri. Sarracino tra i pali, poi difesa a quattro con Fatarella e Serpieri centrali attorniati da Funari e Gagliardi, centrocampo a quattro con Hrustic, Proietti, Luciani e Luchetti pronti a innescare Samuele Cerroni e Vittorini. Mastrodonato sull’altro fronte piazza Peoietti tra i pali, poi in rigoroso munero di maglia Pecci, Del Moro, Fofana, Cruciani, Albanese, Carboni, Mazzone, Fofi, Costantini e Bussi. Due minuti e la Vecchia è già avanti, incursione di Vittorini sull’out sinistro che entra per Cerroni: sfera sporcata da un difensore con il numero nove che si incunea e incorna superando Proietti. Uno a zero.

Imperversa il grecale sul terreno di gioco, non poco, così come un minuto dopo il gol la protesta per la segnalazione del secondo assistente per fuorigioco su Del Moro. Gara equilibrata, l’Aurelio gioca a viso aperto e serve Super Sarracino, si supera letteralmente al quindicesimo su tiro di Fofi in un intervento salva gara, da vedere e rivedere per la tecnica, per mantenere il parziale sull’uno a zero. Luciani con un tiro a giro, intorno al ventesimo, dopo un’azione manovrata manda invece abbondantemente a lato.

Gara piacevole, viva nelle manovre, con le due squadre che hanno preso le misure portando così il gioco soprattutto a centrocampo, per poi verticalizzare improvvisamente.

Proietti in una di queste incursioni, intorno alla mezz’ora, si vede respingere la sfera dal quasi omonimo Proietti Gaffi dell’Aurelio, mentre sull’altro fronte Fofi manda direttamente la sfera in fallo laterale.

Proietti nega la gioia del gol a Cerroni al quarantesimo, assist di Hrustic col contagiri che porta il numero nove al tiro, ma l’estremo difensore è attento. In una delle rare sortite l’Aurelio, sul capovolgimento, riagguanta il pari. Plateali le proteste del pubblico per un presunto fallo subito dal neroazzurro Hrustic nella tre quarti avversaria, Gambacurta invece lo reputa regolare e non fischia aprendo di riflesso una prateria agli ospiti: Bussi si invola e mette al centro dove Fatarella, nel rinvio, calibra male e supera invece Sarracino. Uno a uno.

È ancora Cerroni che costringe agli straordinari Proietti Gaffi, un duello a due quest’oggi. Finisce dopo un minuto di recupero, uno a uno all’intervallo. Nessun cambio all’intervallo, con i ventidue in campo che sono gli stessi.

Cinque minuti e la Vecchia ripassa avanti, Vittorini si invola e costringe il portiere avversario al fallo: Gambacurta non ha dubbi e dapprima ammonisce Proietti per poi decretare il penalty.

Dagli undici metri Vittorini non sbaglia e la Vecchia si riporta avanti. Gagliardi scalda le mani al quarto d’ora a Proietti, gara ancora in bilico e può succedere di tutto. L’Aurelio non molla e nelle manovre d’attacco si spinge in avanti con buona parte degli effettivi in avanti, il Civitavecchia, di riflesso, nelle ripartenze ha delle vere proprie praterie davanti a sé. In una di queste incursioni la più eclatante capita a Luciani, un minuto dopo l’occasione di Gagliardi, che si mangia letteralmente un gol già fatto: arriva a superare Proietti dribblandolo, ma la piazza malissimo mandandola a lato. Crea poco l’Aurelio, nessun pericolo per Sarracino, e per la cronaca c’è da segnalare solo il cambio tra Fofana e Saccuti. Al trentaduesimo il sipario lo chiude definitivamente Manuel Vittorini, servito in profondità supera Saccuti e davanti a Proietti lo brucia col destro. Tre a uno. Samuele Cerroni trova nel recupero Vitale sulla sua strada, ma conta poco visto che i tre punti rimangono al Tamagnini.

«Sono contentissimo - dichiara mister Paolo Caputo - la vittoria è frutto di una prestazione maiuscola, i ragazzi hanno tirato fuori gli attributi. Un Civitavecchia bello così da ben sperare. Sono rimasto veramente sbalordito per l’atteggiamento in entrambe le fasi, è stata capita l’importanza della gara. Sono 50 anni e so che può accadere di tutto nel calcio, speriamo che possa avvenire anche nelle ultime due giornate. Anche se non dovesse arrivare quel benedetto traguardo, credo che sarei comunque a posto con la coscienza, perché stiamo facendo il possibile per arrivarci».

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