Una domenica da tre punti. Non c’è volontà di essere spietati, ma, ragionevolmente il Civitavecchia deve mettere in cassaforte la vittoria per continuare a inseguire il sogno serie D. Alle 15 tutti in campo al Vittorio Tamagnini per la gara contro la Vis Sezze. Dopo il pareggio sul campo dell’Unipomezia, il gruppo guidato da Paolo Caputo ha bisogno di inserire nuovi segni verdi sul proprio percorso e deve farlo contro una squadra, come quella dei leoni setini, che, a meno di incredibili situazioni, arriverà al finale di stagione con poco o nulla da giocarsi. Il Civitavecchia è pienamente in lotta per tutti gli obiettivi. E tra l’altro domenica prossima ci sarà lo scontro diretto sul campo della Boreale, dove i nerazzurri si giocheranno un bel pezzo di stagione. Ma prima c’è la Vis Sezze. Una gara che mette in palio tre punti esattamente come tutte le altre, anche se si prospettano problemi di formazione per mister Paolo Caputo, che, attualmente, ha sette giocatori acciaccati. Vedremo se, come accaduto contro il Campus Eur, il tecnico deciderà di rischiarli oppure se proverà qualche soluzione diversa. Tutto questo nella speranza che qualcuno riesca a recuperare in tempo. «La concentrazione dovrà essere altissima - afferma Enrico Ferrari, autore del gol di domenica scorsa contro l’Unipomezia - noi dobbiamo pensare a noi stessi Se dovessimo approcciare in maniera forte e determinata, sarei certo del fatto che porteremo a casa il bottino pieno». Trasformare in oro tutto quello che si crea, fare in modo che la mole di gioco creata non si smaterializzi. A Pomezia il Civitavecchia ha dimostrato di saper mettere sotto scacco una squadra tra le migliori del campionato per tecnica ed esperienza a disposizione, con il migliore rendimento casalingo di tutto il girone. La prestazione c’è stata, ma la sagacia e il gol per portarla a casa non sono arrivati. Servirà maggior cinismo a partire dal match con i rossoblu, sconfitti all’andata per 3-1, in un periodo in cui il gruppo nerazzurro, allora allenato da Alessio Bifini, sembrava aver trovato la quadra, prima di vedersi rimesso in discussione per via della sconfitta contro la Boreale. Ma questo Civitavecchia a cosa sta guardando? Non vuole fare voli pindarici e sta mettendo nel mirino la seconda posizione, quella che conduce al doppio turno di playoff nazionali, con il trio con Boreale e Primavera tutti alla stessa linea di galleggiamento? Oppure i nerazzurri stanno puntando al bersaglio grosso, come in qualche modo ha fatto intendere mister Paolo Caputo nelle ultime settimane, con l’Anzio lontano quattro punti e non più quella corazzata invincibile che era sembrata tra gennaio e febbraio? «Sono abituato a guardare sempre in alto - dichiara Enrico Ferrari - non mi voglio accontentare dal secondo posto, però dobbiamo guardare una partita alla volta, step by step». L’ex Tivoli conferma quanto fatto intendere da Caputo e spera di poter essere ancora protagonista nella missione del Civitavecchia. I problemi fisici hanno bloccato un giocatore che si era guadagnato la fiducia della tifoseria già a pochi giorni dal suo arrivo al Tamagnini. Cinque sono i gol realizzati dal giocatore di raccordo tra centrocampo ed attacco, tra cui due di testa importantissimi. Oltre a quello con l’Unipomezia, c’è stato anche il gol vittoria contro la Favl Cimini a poche ore dalle pastorelle. È segno che Ferrari si trova a meraviglia con la proposta di gioco offensiva della squadra, capace di scatenare l’impeto del giocatore? «Ho segnato cinque reti - spiega Ferrari - ma l’importante è aiutare la squadra a vincere le partite, non è importante chi segna. Non mi voglio accontentare, voglio continuare a segnare per portare il Civitavecchia più in alto possibile. L’ultimo mese l’ho passato in infermeria. Ho avuto un problema al flessore, ma con l’aiuto dei fisioterapisti sono rientrato alla grande. Un grazie va anche a loro, che mi sono stati molto vicino». Enrico Ferrari ha centrato un aspetto spesso tralasciato ma di valore. Ovvero l’importanza dello staff tecnico e dello staff sanitario. Avere un preparatore atletico che con la sua metodologia evita infortuni muscolari, alla Antonio Pintus per intenderci, avere dei fisioterapisti che possano ridurre i tempi di recupero degli infortunati e fare in modo che non ci siano ricadute, ma anche solo un magazziniere che sappia, con una battuta o un discorso, mettere a proprio agio i giocatori quando arrivano al campo, sono importanti quanto un attaccante che la butta dentro con regolarità o un portiere pararigori. Per dirigere Civitavecchia-Vis Sezze è stato designato Marco Tavassi dalla sezione di Tivoli, da cui proviene anche l’assistente arbitrale Giada Di Carlantonio. Il guardalinee Manuel De Lucia, invece, è della sezione di Frosinone.

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