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S. MARINELLA - Passeggiando lungo la via Aurelia il panorama della città sta cambiando. Sempre meno vetrine illuminate, meno gente a spasso per lo shopping e sempre più negozi deserti, anche sotto le festività natalizie. Resistono i supermercati di catena per la spesa alimentare di pranzi e cenoni, le famiglie non rinunciano alle proprie tradizioni. La crisi del commercio a Santa Marinella non è più un timore per il futuro, ma una realtà tangibile che sta trasformando il volto della "Perla del Tirreno". La situazione locale riflette un trend nazionale drammatico, con oltre 140.000 negozi chiusi in Italia negli ultimi 12 anni, ma a Santa Marinella il fenomeno assume contorni specifici. Molti piccoli esercizi di vicinato, che un tempo riuscivano a sopravvivere grazie all'afflusso estivo per poi resistere d'inverno, oggi non ce la fanno più. Ed ecco che negozi e botteghe storiche hanno chiuso per sempre le saracinesche e lasciato il posto all'attività di mini market etnici. Le cause della crisi sono diverse, come spiegano le associazioni di categoria. Senza dubbio, l'e-commerce, gli acquisti online, hanno minato la sopravvivenza di negozi di abbigliamento, calzature e articoli da regalo. Si aggiunga che i canoni di locazione nei punti strategici sono elevati nonostante il calo dei consumi, rendendo insostenibile l'attività per chi non è proprietario delle mura. Inoltre i commercianti locali lamentano un calo della capacità di spesa dei villeggianti e una durata dei soggiorni sempre più breve. In tutto questo, c'è da evidenziare negli anni la mancanza di una vera strategia a sostegno del commercio e delle attività produttive. A Santa Marinella non c'è un'associazione che riunisca i commercianti, sempre più restii a investire i propri utili anche per disaffezione al rischio di impresa. Un cane che si morde la coda insomma, perché meno si investe meno la competitività cresce. Ha fatto discutere recentemente il mancato finanziamento regionale da 100.000 euro per le "Reti d'Impresa", fondi che avrebbero dovuto ossigenare il commercio locale e che sono andati perduti. Ora si confida in un prossimo bando. Quando un negozio chiude, non si perde solo un servizio, ma anche un presidio di sicurezza, luce e decoro urbano. Senza un'inversione di tendenza o un piano di sostegno concreto, il rischio è che Santa Marinella diventi una splendida cornice vuota, dove il centro cittadino è sempre più privo di vita economica.
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