Oltre a Fabio Martellacci, ci sarà un altro civitavecchiese a tenere alta la bandiera italiana alle prossime Paralimpiadi. Così come lo è Martellacci nel judo, anche in questo caso parliamo di un tecnico, ovvero Enrico Galeani, che sarà l’head coach della prima atleta italiana che prenderà parte ad un evento così importante. Il suo nome è Rosa De Marco, che Galeani segue sin dalle sue prime apparizioni con la racchetta. In questi ultimi anni la ragazza ha fatto un’imponente crescita ed è riuscita a guadagnarsi, un po’ a sorpresa, la qualificazione per i Giochi. Palermitana classe 2001, figlia di un dentista della città del Monte Pellegrino e di una donna di origini camerunensi, De Marco ha cominciato a praticare il badminton a scuola e poi è riuscita a proseguire nella pratica di questa disciplina grazie all’interesse mostrato da un professore. Quindi Miss Rose, così come viene soprannominata sui social network ha dato via alla sua crescita esponenziale, a partire dal 2019, trasferendosi a Santa Marinella, dove è stata seguita direttamente da Galeani. Gli allenamenti erano partiti dal Pala De Angelis, ma con la chiusura dell’impianto per i lavori di manutenzione, la preparazione a Parigi è proseguita in varie strutture, sempre nella Perla del Tirreno, ovvero la palestra Carducci e lo spazio messo a disposizione dalle suore di Santa Severa, a cui si aggiungono gli allenamenti, due volte a settimana, al Bracciano Club. De Marco ha ottenuto punteggi importanti nel ranking, fondamentali per ottenere il pass a cinque cerchi, nel corso di un evento molto importante in Australia, dove ha piegato la giapponese Mamiko Toyoda, entrando così nella top ten mondiale, per la precisione all’ottavo posto, e successivamente tra le nove atlete che si giocheranno le medaglie olimpiche a Parigi. La ragazza farà parte della categoria SU5, dove l’acronimo sta per “stand upple”, in quanto è sprovvista della mano sinistra. L’ufficialità della partecipazione all’evento in terra parigina è arrivata a maggio dalla commissione bipartitica, a pochi giorni dalla qualificazione di Giovanni Toti, che ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi. Per De Marco è un grandissimo successo già aver ottenuto l’accesso alle Paralimpiadi, anche perché il badminton non è proprio uno sport dove l’Italia eccelle, in decisa controtendenza con quello che accade in tanti paesi d’Europa e soprattutto in Asia, dove è praticamente sport nazionale in tante nazioni, come ad esempio Cina e Taipei, che si sono giocate le medaglie alle Olimpiadi. Basti pensare che il badminton ha svolto i suoi eventi all’Arena Porte de La Chapelle, prendendolo al posto del basket, che, per la prima settimana ha dovuto, compreso Team Usa, trasferirsi di ben 300 chilometri in direzione Lille. Per Rosa De Marco la qualificazione a Parigi è stata una sorpresa, in quanto il progetto iniziale prevedeva di portarla nel 2028 a Los Angeles, ma l’atleta è stata brava a stringere i tempi ed ad inserirsi da subito nel novero delle migliori. E l’apporto da parte di Enrico Galeani non è mai mancato. Il capo allenatore, seguito da un nutrito gruppo di collaboratori, ha impostato un modo di lavorare molto collaborativo con la sua atleta, puntando su cordialità, ma allo stesso sulla precisione e sul rispetto dei compiti impartiti e condivisi con De Marco. Comportarsi molto bene a Parigi, anche sfruttando l’onda mediatica e la possibilità che le gare possano andare in onda in diretta Rai, che darà molto spazio alle Paralimpiadi e alle storie di questi ragazzi che parteciperanno, potrà essere un valido viatico per aumentare la pratica del badminton in Italia, e perché no, anche a Civitavecchia e Santa Marinella, che storicamente hanno sempre amato far praticare le discipline più disparate. E fino ad una quindicina di anni fa c’era anche il badminton, che ha avuto una sua storia, in particolare con Federica Panini, che è stata campionessa italiana, e con lo stesso Enrico Galeani, che aveva tentato anche lui la strada olimpica, salvo poi dover obbligatoriamente lanciare la spugna, a causa degli infortuni. Ma ora per Galeani è arrivato il riscatto, ovvero la possibilità di poter vedere da vicino le Olimpiadi, non più come giocatore, ma come capo allenatore, con la speranza di vedere in campo una Rosa De Marco che possa lottare con le unghie e con i denti contro tutto il meglio del badminton mondiale.

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