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Ora quest’Etrurians inizia davvero a fare paura. Dopo aver liquidato la capolista Anguillara si concede un bel regalo di Natale andando a prendersi i 3 punti nella difficilissima trasferta di Rignano Flaminio. I gialloviola vincono 3-1 ma già dopo mezzora di gioco praticamente chiudono la questione con Funari (in rete due volte) e Formaggi. Dove vuole arrivare questa squadra? Non si sa. I ragazzi di Rinaldi si divertono, giocano bene, segnano, pur con tante assenze e vanno a prendersi il terzo posto in classifica.
Rinaldi parte con Rossi tra i pali, in difesa Eluwa e Roscioli esterni, con quest’ultimo recuperato, poi Pierini e Abbruzzetti a comporre il muro centrale come l’altra domenica. Il play di centrocampo è sempre Angelucci con Avolio, Peluso e Formaggi. A Cotea e Funari il compito di dar fastidio lì davanti. Funziona tutto a meraviglia. Al 15’ Formaggi la sblocca su assist di Eluwa piazzandola di sinistra all’angolino. Dopo 5 minuti Funari si presenta davanti a Vacaru e lo supera con un pallonetto. C’è tempo pure per un penalty sbagliato da Formaggi ma l’Etrurians è incontenibile e sigla il tris ancora con Funari dopo un recupero palla della difesa e un lancio in profondità. Nella ripresa gli ospiti devono solo amministrare. Il Rignano resta anche in 10 per il rosso a Battistioli ma ha almeno di trovare la forza per accorciare le distanze con Tonanzi. «Non era facile dopo una settimana turbolenta per l’infortunio grave a Giustini – ammette a fine gara mister Rinaldi – e le partenze di Flore e Belloni che hanno deciso di andare altrove. Palozzi poi era infortunato così come Catini poco prima della partita. Ma siamo andati in campo con la testa giusta e con le motivazioni giuste. Il gruppo c’è, si diverte, era importante fare risultato qui. Ora godiamoci le feste». Intanto i ladispolani prendono Migliorini (Pescia Romana) e ha ripreso ad allenarsi anche Verna. «Chiudiamo questa prima parte di stagione con un bilancio che ci rende orgogliosi – commenta il presidente Gianfranco Serafin -. Non sono solo i risultati a parlare, ma la crescita costante, la serietà e quel senso di appartenenza che si respira ogni volta che i ragazzi scendono in campo. Questa squadra ha costruito qualcosa di raro: un’identità vera. Non è un caso e non è fortuna. È il frutto del lavoro quotidiano, del sacrificio e di un gruppo che ha imparato a lottare su ogni pallone, l’uno per l’altro». Poi i ringraziamenti: «Ai ragazzi - aggiunge il patron -, veri protagonisti di questo percorso, e al nostro straordinario staff tecnico. La guida di Danilo Rinaldi ed Enzo Freddi, insieme ad Antonio Virtuoso e al prof Walter Liset, è il motore che dà struttura e visione a tutto il progetto. Sappiamo che il cammino è ancora lungo e non diamo nulla per scontato, ma con basi così solide, il futuro ci stimola a dare ancora di più. Continuiamo con ambizione e umiltà, senza mai smettere di aver fame. Auguri a tutti».
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