Il derby tra il Ladispoli e il Cerveteri prosegue anche fuori dal campo e anche dopo una settimana di distanza dalla gara che ha sancito la permanenza dei rossoblù in Eccellenza grazie al gol di Angel Perez ai tempi supplementari.

Ed è proprio per quanto accaduto nei confronti dell’americano che sono esplose infinite discussioni.

Tutto è partito dal comunicato ufficiale della Federazione e perciò da quanto scritto dal commissario di campo presente all’Angelo Sale.

«I sostenitori del Cerveteri, nel corso del primo tempo, rivolgevano ad un calciatore di colore della squadra avversaria, cori discriminatori di natura razzista».

Ecco motivata la multa di 300 euro all’indirizzo del Città di Cerveteri. Società però che con il suo presidente ha respinto fermamente le accuse.

«La sconfitta del derby ormai è stata archiviata – parla Andrea Lupi, il patron – ma leggere questo comunicato per noi, e per me personalmente, è stato davvero un colpo al cuore. Mi trovavo in tribuna, assieme ai tifosi, ad esponenti politici, insomma agli oltre 150 cerveterani sulle gradinate e posso dire che non c’è stato assolutamente un coro razzista verso nessuno giocatore ladispolano. Siamo un club con ideali, nelle nostre formazioni ci sono giocatori di colore, siamo una famiglia e così si lede la nostra immagine. Qualcuno ha sbagliato nel suo lavoro».

All’indomani non è mancata la replica del presidente dell’Academy Ladispoli.

«A nome dell’intera comunità di Ladispoli, del club calcistico che rappresento e soprattutto, a nome del nostro tesserato Angel Perez - è la risposta energica di Sabrina Fioravanti - esprimo sconcerto, timore e pure ribrezzo nel momento in cui prendo atto che, un presidente di un club (Città di Cerveteri), probabilmente in un momento di stato confusionale suo personale, difende gli autori dei cori razzisti. Si ricordi che, tutto ciò è avvenuto al cospetto di oltre 1000 spettatori, compresi due giudici di campi, una terna arbitrale che, infatti ha sanzionato i verdeazzurri per ciò che, solo il presidente del Città di Cerveteri, a questo punto non ha sentito, o, mi auguro fortemente di no, fa finta di non aver sentito. Sarebbe gravissimo».

Parole anche queste che hanno rimbombato al Galli ma Lupi chiude qui il discorso invitando la società ladispolana a «godersi la vittoria invece di parlare a sproposito».

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