Nell’immaginario collettivo è oramai appurato che le Olimpiadi moderne sono state istituite dal barone francese Pierre De Coubertin nel lontano 1894, allorquando formò il Comitato Internazionale Olimpico. La prima edizione fu svolta nel 1896 ad Atene, dove erano state fondate nel 776 a.C. e poi decadute per volere (indiretto) del decreto imperiale di Teodosio del 393 d.C. Dopo circa dieci anni dalla prima edizione, il paese greco propose al Comitato Internazionale di ospitare, in modalità fissa e perenne, i Giochi Olimpici in Grecia, vista la debacle dell’edizione del 1900 e l’esistenza delle strutture sportive costruite per i Giochi del 1896. A causa della contrarietà di De Coubertin, il quale era convinto che le sedi delle Olimpiadi dovessero avere un carattere itinerante nei vari Paesi al fine di rendere l’evento sportivo universale, per ripagare il desiderio del governo greco, il nobile francese, padre putativo delle Olimpiadi, stabilì che ci fossero dei Giochi “intermedi”, sempre a cadenza quadriennale, in terra greca. Si pensò di organizzarle già nel 1902, ma a causa dei tempi stretti, la data di inizio slittò al 1906. Convinto che tale evento non potesse attirare la fama delle sue Olimpiadi, De Coubertin si dovette ricredere visto che l’edizione dei Giochi Olimpici Intermedi fu eclatante. Furono presenti 20 nazioni partecipanti e 903 atleti, impegnati in 78 gare di 13 sport differenti. Fu paradossale che proprio ai Giochi Intermedi si introdusse la prima vera cerimonia di apertura, dove tutti i Paesi partecipanti inviarono una propria delegazione a sfilare nello stadio con una bandiera. Cerimonia che poi si conquisto il carattere permanente nelle Olimpiadi successive. Non solo. Anche l’innalzamento delle bandiere durante le premiazione fu introdotto proprio in questa Olimpiade “anomala”. L’edizione del 1906 fu di notevole spessore e la Grecia era già in procinto di prepararsi per l’edizione 1910, con l’obiettivo di surclassare l’edizione classica. I sogni svanirono a causa di eventi bellici visto che la Rivoluzione dei Giovani Turchi condusse a grandi sconvolgimenti nei Balcani e nella Grecia stessa. Il progetto delle Olimpiadi perenni in Grecia naufragò e non furono mai ricordate negli annali ufficiali, vincitori compresi.

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