Sono stati tolti i veli per i due nuovi giocatori che entrano a far parte della Futsal Academy. La società del presidente Elso De Fazi ha dato il “benvenuti a bordo” a Federico Di Eugenio e Fabrizio Cavedal nel corso di una presentazione organizzata presso il campo casalingo del Lottatori.

Il primo è un pivot 32enne, molto conosciuto nel contesto romano, soprattutto perché è stato una bandiera dell’Olimpus, dove ha giocato per sette anni. Vanta oltre 70 gol in serie A2 ed ha giocato anche con Nordovest, Italpol e, in tempi recenti, Canottieri Lazio.

Il secondo è un giocatore offensivo 21enne, che fa parte del contesto locale e che di recente ha affrontato da avversario la Futsal Academy con la maglia del Santa Severa, da cui proviene.

«La squadra è sicuramente molto ambiziosa – dichiara Federico Di Eugenio – la società sembra fatta da persone che hanno voglia di fare bene e lavorare in maniera seria e programmatica, questo mi rispecchia molto. Differenze tra B e C1? Il campionato nazionale fa fare un bel salto in avanti, sarà difficilissimo, ogni squadra è attrezzata. Inoltre giocare sempre sul parquet o sul gommato, è nettamente differente».

E nel corso della conferenza stampa, non si poteva non parlare della questione campo, con la Futsal Academy appesa ad un filo per sapere dove giocherà e dove si allenerà. «Abbiamo appena inviato una nuova pec al Comune – afferma il presidente Elso De Fazi – per chiedere di stringere i tempi. Manca poco al via della preparazione atletica e ancora non abbiamo avuto nessuna risposta. La nostra priorità è giocare al PalaSport di Civitavecchia, ringraziamo l’Asp per il sostegno, ma dall’amministrazione comunale poche risposte, solo la dirigente Sabrina Bodò ci ascolta.

Non è bello vedere che da altre parti siamo corteggiati per andare a giocare, mentre nella nostra città non veniamo sostenuti. Se non sarà possibile allenarsi a Civitavecchia, pensiamo di andare a Santa Marinella, dove abbiamo già avuto piena disponibilità per svolgere le nostre attività. Ma di tempo ce ne è poco, il primo settembre dobbiamo partire».

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