CIVITAVECCHIA – Tempi duri per le prostitute e i loro clienti, anche in quei casi in cui la fornicazione potrebbe apparire quasi come un fattore di legittima difesa, un salvagente sociale in quelle vite anguste e prive di qualsivoglia valvola di sfogo, in cui anche il semplice caffè al bar assume lo stesso valore di una vincita al lotto. Parlarne comodamente seduti al tavolino di un bar o sul divano di casa non rende certo l’idea: esistono persone talmente provate e vessate dalla vita che alcune volte tentano di forzare le gabbie della routine e di evadere verso avventure piacevoli, anche se durano una sola ora, impostate sul gioco, sull’alcol, sul sesso e su tutto ciò che è in grado di rompere la monotonia. Indifferentemente dal prezzo da pagare.

Questa volta è costata cara la “botta di vita” a un anziano civitavecchiese, cliente (probabilmente occasionale) di una signorina che svolge il mestiere più antico del mondo. Non è insolito incontrarla in città con maschi attempati, soprattutto in prossimità di sportelli bancomat in attesa che qualcuno prelevi per lei il pattuito e con la stessa facilità la si incrocia in macchine sempre diverse, con uomini anziani alla guida in zona industriale, pronta a offrire l’atteso lavoretto o qualcosa di più.

Nei giorni scorsi la Polizia locale ha beccato un’auto condotta da un anziano signore, in compagnia della nota signorina, ferma in periferia. Nell’abitacolo i due hanno avuto un qualcosa di molto simile a un rapporto sessuale, incuranti che all’esterno ci fossero le fototrappole.

Grande è stata la sorpresa degli agenti quando hanno visionato le immagini: lui alle prese con una improbabile arrampicata stile Messner sulla Seconda Torre del Sella, lei spiaggiata come una foca monaca tra il sedile passeggero e la leva del cambio, con il freno di stazionamento alzato in modo da impedirle ogni tipo di movimento indesiderato e non confacente alla pratica erotica in corso.

Pochi minuti di fuoco, poi il triplice fischio: lui paga e torna a casa, sicuro di aver chiuso la partita. E invece no. Un verbale da 10mila euro, elevato dalla Polizia locale per atti osceni in luogo pubblico ha ricordato all’uomo che siamo in Italia e che l’Imu la paghi anche se hai finito di corrispondere le rate del mutuo e la casa è tua.

Un amplesso da 10mila euro (più parcella, ovviamente) è roba da sceicchi arabi, ma l’anziano certo non poteva immaginare cosa sarebbe accaduto. Se lo avesse saputo avrebbe di sicuro optato per una notte di sesso ad alto livello, con tanto di escort e champagne in una limousine, oppure sarebbe rimasto a casa, tra i ricordi, la monotonia e le gabbie della routine. Roba meno pericolosa e di sicuro più economica.

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