Se Civitavecchia non ci soddisfa, non abbiamo problema a trasferirci a Santa Marinella per portare avanti le nostre attività. Sono parole utilizzate in conferenza stampa da Elso De Fazi, presidente della Futsal Academy di calcio a 5. Sono frasi che si potrebbero applicare molto presto, anche al contesto degli sport acquatici di Civitavecchia. Infatti, come noto, ci sono tantissimi interrogativi sia sul futuro che sul presente del PalaGalli, a cominciare dal fatto che non si sa ancora quando e come riaprirà.

Mentre la Nautilus si è già organizzata, spostandosi costantemente a Viterbo e Tarquinia, quando l’estate sarà terminata, diviene difficile capire cosa faranno gli altri. In città, in queste settimane, si è parlato di tam-tam di chi vorrebbe aprire società nuove, dimenticando che la dura realtà dei fatti è in totale controtendenza. Anche considerando che a fine novembre il PalaGalli dovesse riaprire i battenti e tutto dovesse funzionare, fino a quel momento cosa faranno le altre società.

Difficile pensare che molti giocatori abbiano facilità nello spostarsi chissà dove per svolgere gli allenamenti, anche perché molti lavorano e faticano a liberarsi prima del tardo pomeriggio. Forse anche per questi motivi, nelle ultime settimane ha preso quota un’altra possibilità. In occasione della presentazione della riapertura del Pala De Angelis, il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, ha annunciato che i tempi per la riapertura della piscina della Perla del Tirreno non saranno particolarmente dilatati nel tempo.

Non più Prato del Mare, con la vecchia piscina che versa nel degrado più totale, ma quella che diventerebbe una piccola cittadella dello sport, a via delle Colonie, tra lo stadio Ivano Fronti e il campo di rugby. Tidei annunciò in quell’occasione che il nuovo impianto natatorio aprirà i battenti nel mese di marzo o, comunque, sarà pienamente disponibile per la stagione sportiva 2026-27. Purtroppo, però, non furono date alcune informazioni molto utili, come la lunghezza della vasca, anche se la sensazione è che sia da 25 metri, e soprattutto la profondità.

Un aspetto non proprio da tralasciare e che potrebbe essere determinante, visto che Santa Marinella potrebbe diventare un luogo nel quale sviluppare soprattutto la pallanuoto. Fatto sta che a Civitavecchia circolano voci sul fatto che almeno due società locali si siano interfacciate direttamente con il Comune di Santa Marinella per avere informazioni sull’impianto che sorgerà. E la Perla del Tirreno potrebbe dare la scialuppa di salvataggio a Civitavecchia, ormai totalmente immersa nelle difficoltà dell’impiantistica sportiva?

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