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CIVITAVECCHIA – Al porto di Civitavecchia l’estate non conosce tregua. Anche dopo il Ferragosto, quando la maggior parte degli scali tende a rallentare, si continuano a macinare numeri da primato: banchine piene, piazzali saturi e un via vai incessante di passeggeri e auto. Lo scalo laziale si conferma snodo strategico per il Mediterraneo e trampolino privilegiato sia per le Autostrade del Mare sia per il traffico crocieristico.
Al Roma Cruise Terminal si viaggia ormai a ritmi sostenuti: tra le 25 e le 27 navi a settimana approdano regolarmente, con un movimento stimato di 120 mila persone ogni sette giorni. Sempre più crocieristi scelgono Civitavecchia come porto di partenza e di arrivo delle proprie vacanze, il cosiddetto “turn around”. Una formula che porta valore aggiunto al territorio, con impatto positivo su alberghi, b&b, ristorazione e parcheggi di lunga sosta. Non è da meno il fronte dei traghetti, che registra da settimane il tutto esaurito. Olbia rimane la destinazione più gettonata con cinque partenze quotidiane, seguita da Arbatax, Cagliari e Porto Torres. A completare il quadro le linee per Palermo, Tunisi e Barcellona, che rendono l’agenda delle compagnie – da Grimaldi a Tirrenia e Gnv – fitta e senza pause. Nel solo fine settimana di Ferragosto, si sono imbarcati circa 70mila viaggiatori con 15mila auto al seguito. Dietro le quinte di questa macchina complessa c’è il lavoro di centinaia di addetti: dai servizi tecnico–nautici come piloti, ormeggiatori e rimorchiatori, fino agli operatori della Compagnia Portuale, della Cilp e della Cpr, passando per Port Mobility e Seport. L’Autorità di sistema portuale coordina un flusso che richiede sforzi straordinari, supportata da Capitaneria di porto, Guardia di Finanza, Polizia di frontiera e Carabinieri, con controlli e presidi rinforzati nei giorni da bollino nero.
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