di TONI MORETTI



CERVETERI - E’ veramente imbarazzante tentare di commentare il comunicato diffuso da Alessio Pascucci tramite il suo ufficio stampa, dal quale si evince la paternità delle affermazioni senza correre il rischio di trascendere in affermazioni poco riverenti circa lo stato psicologico che in questo momento interessa il sindaco che  va dal delirante, inteso come delirio di onnipotenza che lo porta a sembrare un suonatore solitario di grancassa che se la suona e se la canta da solo. «Faccio il sindaco a Cerveteri dal 2012 – apre la nota - e fin dal primo giorno la nostra Amministrazione si è distinta per le battaglie ambientali. In questi 7 anni, tra le altre cose, abbiamo bloccato l’impianto a biogas di Pian della Carlotta; ottenuto la chiusura della discarica di Cupinoro; combattuto e vinto contro la nascita della discarica di Roma a Pizzo del Prete; abbiamo piantumato centinaia di alberi (e dopo l’estate ne arriveranno altri 2.000); abbiamo potenziato il trasporto pubblico locale ed esteso il Porta a Porta in tutta la città, portando Cerveteri a superare il 72% di raccolta differenziata. Non solo: abbiamo adottato, dopo oltre quaranta anni, la Variante Generale al Piano Regolatore che ha esteso i vincoli ambientali su tutte le aree verdi della città (prima non erano neanche censite), ha reso inedificabile la famigerata zona della Beca, creando un polmone verde per l’intero territorio e soprattutto ha messo la parola fine ai Patti Territoriali, una colata di cemento di milioni di metri cubi che come una spada di Damocle era sospesa sulle nostre teste da oltre vent’anni. Nessuno mai ha avuto il coraggio di fare tanto».

Bravo Alessio. Trova qualcosa in contrario se qualcuno le fa notare che per un personaggio politico quale lei si è identificato, di sinistra, che ha fatto cadere due amministrazioni per i suoi ideali non guardando in faccia, col giusto cinismo, parenti e amici, fosse il minimo sindacale che le era richiesto ed è un pochino eccessivo tanto trionfalismo ed autocelebrazione?  Ed è a questo punto che cominciano le contraddizioni. Quando si ha la netta impressione che chiunque azzardi ipotesi divergenti dal suo modo di pensare ed agire, siano forze politiche di opposizione o organi di stampa, vengano da lei redarguiti in modo violento con apostrofi di male parole non accettando nessun contraddittorio e aprendo la strada a sospetti, peraltro legittimi, di fare uso di certe scorciatoie che in politica sa dove portano. 

Per esempio, il suo atteggiamento assunto con i cittadini di Campo di Mare, che le fa onore fino al punto in cui, giustifica con un candore che non è proprio di un politico, «non possono rimanere senza luce, non possono rimanere senza acqua, non possono rimanere senza depuratore, non possono rimanere senza un decoroso lungomare, per cui faccio questi lavori coi soldi della comunità e chiamo in danno chi dovrebbe farli», cominciano a suscitare dubbi che danno vita a scheletri negli armadi quando questi interventi servono anche principalmente a ridare fiato ad una società decotta, a rivalorizzare i suoi beni ma soprattutto se non si applica nessuna forma di garanzia sui beni ancora in suo possesso per avere una possibilità di recupero dei crediti vantati, che sono ormai centinaia di migliaia di euro. 

E il trionfalismo con la quale la nota chiude: «A proposito, quasi dimenticavo: sono appena uscito dal notaio Vincenzo Ferrara a Roma. Ho appena firmato per prendere gratuitamente possesso di Lungomare dei Navigatori Etruschi. Sì, è tutto vero. Strano, tutti, soprattutto tanti politici del territorio hanno sempre detto che non sarebbe mai stato possibile. Invece oggi, venerdì 12 luglio 2019, alle ore 16,35, abbiamo scritto la più importante pagina della storia di Campo di Mare e dell’intera città. Finalmente per la prima volta, dal tempo degli Etruschi, i cittadini di Cerveteri diventano proprietari della strada più importante di Campo di Mare. Ed è la prima di una lunga serie. In effetti, come direbbe Jovanotti, è proprio l’inizio di una nuova era», sembra una offesa all’intelligenza di chi legge, poiché anche in questo caso, l’operazione che ha chiuso va a favore dell’Ostilia la quale cede al patrimonio comunale la “strada” giammai il lungomare,  che valorizzerà l’intero lungomare e comparto limitrofo che rimarrà invece di proprietà del costruttore, perché solo a queste condizioni si potranno “investire” su quella strada, e si ripete strada, oltre un milione e 200mila  euro di soldi pubblici per realizzare ciò che si chiama impropriamente lungomare. 

Allora perché se la prende con veemenza con coloro che chiama ambientalisti del martedì che accusa di essersi accorti della paluda di Torre Flavia grazie al Jova Beach Party che dice che non costerà niente alla comunità anzi che sarà l’organizzazione a investire dei soldi che darà alla Multiservizi Caerite per l’esecuzione di lavori e che quindi rimarranno a noi. Si irrita se qualcuno le chiede: “A noi a chi?” dal momento che la Multiservizi ha dato incarico diretto di eseguire i detti lavori ad una società guarda caso di Bitonto che forse si trovava a passare nel momento e quindi scelta a caso? Sarà, caro Alessio, che il suo nervosismo e la sua esigenza di dirsi da solo quanto sia bravo, dipende dal fatto che gli scheletri nell’armadio si sono stancati di rimanere chiusi e fare le orge e qualcuno ha dato segni di voler socchiudere la porta?