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CERVETERI - Se i turisti hanno parcheggiato in massa in prossimità del cimitero, beccandosi una multa dagli agenti della Polizia locale, deve esserci «un problema». Il "caso" del Primo Maggio continua a far discutere in città. «Un'amministrazione lungimirante e capace di programmare, o comunque un'amministrazione, dovrebbe evitare che quel poco turismo presente sul territorio eviti di tornare». Non ha dubbi il consigliere comunale di minoranza, Gianluca Paolacci.
IL FATTO
I visitatori il Primo Maggio scorso avevano scelto la città etrusca, o meglio le Cascatelle, come meta della loro gita fuori porta. Ma al loro rientro si sono ritrovati con un verbale sul proprio tergicristallo. Decine le contravvenzioni dei vigili urbani di Cerveteri nei confronti di altrettanti automobilisti che hanno lasciato le rispettive vetture fuori dagli stalli. Non ci sono molti posti e per chi deve raggiungere quei sentieri naturali l’area del camposanto è la soluzione più facile.
«IL TURISTA ABBIA LE INDICAZIONI CHIARE SU COSA PUO’ FARE»
Per il consigliere Paolacci ci si dovrebbe preoccupare di rendere più facile la vita di chi decide di recarsi sul territorio. Parcheggi e indicazioni chiare alla base della "ricetta". «Il turista - spiega - deve essere contento di aver visitato le nostre bellezze, spedendo anche qualche soldo, per rendere il servizio soddisfacente ed avere il desiderio di tornare. Una soluzione, per esempio, anziché arrampicarsi sugli specchi, potrebbe essere quella di istituire delle navette, realizzare dei punti ristoro da dove potrebbero partire le navette ed eventualmente prenotare delle visite guidate. Servirebbero anche dei bagni chimici, magari a pagamento così da poter rientrare della spesa per la loro realizzazione. Nel ristoro, si potrebbero comprare i biglietti per la navetta, acqua, souvenir e prodotti locali. Il turista - prosegue ancora Paolacci -potrebbe, così, anche essere invogliato a degustare nei ristoranti del nostro territorio le nostre eccellenze. Ecco questo è quello che dovrebbe fare chi fa politica. Essere in grado di capire al volo e virare immediatamente. C’è un problema? Perfetto. Al lavoro per risolverlo nel migliore dei modi a vantaggio della comunità. Ma di certo i turisti non si attraggono facendogli trovare le multe (giuste per carità) all’uscita di una percorso di trekking. I turisti non possono essere un problema. È allucinante quanto poco lungimirante sia la nostra amministrazione. La Città - conclude Paolacci - ha bisogno di gente capace e volenterosa»
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