SANTA MARINELLA – La candidata sindaca della coalizione Futuro, Clelia Di Liello, spiega il perché della sua candidatura. “La mia candidatura è l’espressione della volontà collettiva della nostra coalizione – dice la Di Liello - ribaltando la logica dell’uomo solo al comando, noi governeremo insieme nella direzione segnata dall’azione politica del gruppo consiliare del Paese che Vorrei che, dall’opposizione, in questi ultimi anni, ha intensamente lavorato per cambiare il volto della città. Per usare l’espressione della presidente Marinella Elia, se vinceremo le elezioni, diventeremo tutti sindaci della città. Santa Marinella e Santa Severa possiedono tutte le condizioni, il clima, la posizione, l’architettura, per essere una città prospera, solidale ed ecologica, degna del titolo di Perla del Tirreno. Invece la cattiva gestione degli ultimi anni senza visione sul futuro e focalizzata sui piccoli guadagni a breve scadenza, dissipa tutti i vantaggi della sua posizione favorevole. Noi vogliamo invertire questa tendenza sviluppando progetti discussi ampiamente in pubblico a beneficio di tutti. Siamo stati in mezzo alla gente, a volantinare, a raccogliere firme, a difendere in primo luogo i nostri beni comuni. Abbiamo dotato questa amministrazione degli strumenti di democrazia partecipata, grazie ai quali si sono celebrati i referendum contro i project financing della farmacia comunale, del cimitero, dello stabilimento della Perla del Tirreno, dei parcheggi a pagamento e dell’area dell’ex fungo, per molti dei quali il Sindaco ha fatto marcia indietro. La nostra azione ha raccolto intorno a sé stima e considerazione anche affiancando i cittadini che si sono battuti per lotte importanti quali l’emergenza delle case popolari o la difesa dei pini di piazza Trieste. Abbiamo sostenuto in diverse occasioni, e continueremo a farlo, le lotte comuni a Civitavecchia, dove è in gioco la transizione ecologica a favore di Porto Bene Comune, dell’offshore eolico e contro la funesta prospettiva del prolungamento dell’attività della centrale a carbone. Anche per questo motivo abbiamo recentemente fondato la Comunità Energetica Rinnovabile A Tutto Sole, a cui i cittadini stanno partecipando in maniera sorprendentemente numerosa ed entusiasta. Partire dai territori intercettandone i bisogni e le aspirazioni ci è sembrata la strada più giusta e più efficace per restituire alla politica la nobiltà che le spetta soprattutto in questo momento storico caratterizzato da un astensionismo di vaste proporzioni. Tessere la tela delle relazioni umane e fare comunità è un altro modo per avvicinare i cittadini alla partecipazione in una città che ha alle spalle un solo secolo di vita e che, protraendosi lungo 22 chilometri di costa, non ha ancora maturato a pieno la sua appartenenza al territorio che abita e la sua identità di paese dalle numerose vocazioni».