«Accogliamo con grande attenzione e soddisfazione le parole del ministro Gilberto Pichetto Fratin sulla volontà di superare l’idea di un deposito unico nazionale per i rifiuti radioattivi e la stessa carta dei 51 siti idonei, frutto di una linea chiara e netta del Governo Meloni». Lo dice il presidente della Regione, Rocca. «Non posso non ricordare l’impegno concreto e fattivo di un’intera classe dirigente: penso, ad esempio, alla consigliera Comunale Luisa Ciambella, al capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Daniele Sabatini e al presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, Mauro Rotelli. Il loro contributo - prosegue Rocca - è stato decisivo per arrivare a questa scelta così importante. La Regione Lazio continuerà ad essere al fianco dei cittadini, vigilando affinché ogni scelta sia guidata dalla logica della sicurezza, della sostenibilità e del rispetto dei territori. La dichiarazione del ministro è rivoluzionaria. In un processo che è passato sopra la testa dei territori e delle persone torna indietro a dimostrazione che non si ha paura di stare dalla parte giusta, quella dei cittadini della Tuscia. La Regione Lazio ha impugnato la carta dei 51 siti e ha prontamente inviato le osservazioni negative al procedimento Vas. Serviva e sono certo - conclude - arriveranno a breve gli atti di indirizzo chiari da parte del Governo a sanare tutti quei silenzi e quelle omissioni fatte dai precedenti governi nazionali e regionali che hanno portato a questo incubo».