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SUTRI - La candidatura di Vittorio Sgarbi a Sutri rimane in piedi, ma il sottosegretario alla Cultura manifesta disagio per le iniziative di qualche alleato del centrodestra e lancia un messaggio inequivocabile: «Non intendo misurarmi con vecchi democristiani e fascisti che mi sono stati di ostacolo. L’ho detto alla Meloni». «La città di Sutri durante il mio mandato di sindaco – spiega Sgarbi – ha conosciuto momenti felici e un universale riconoscimento in Italia e nel mondo. Le risposte dei cittadini sono state di grande considerazione per l’attività esclusiva del sindaco, con rari collaboratori, e di modesta partecipazione imprenditoriale e commerciale. Al compiacimento non è sempre corrisposta una capacità di trarre beneficio dalla mia azione convinta di immagine, che è necessaria per qualunque attività e qualunque prodotto. Ringrazio i cittadini della gratitudine, ma il mio obiettivo è più vasto e richiede fiducia e coraggio». «Per questo – sottolinea Sgarbi – ribadisco la mia disponibilità entro un confronto democratico, che non mi sembra consentito dall’assenza di visione proposta da una parte politica a Sutri. Ribadisco dunque che accetterò il mandato soltanto potendo scegliere gli assessori senza pressioni. E ribadendo che, come ho svolto il primo mandato in totale gratuità e senza nessun emolumento, chiederò agli assessori scelti di svolgere il loro mandato gratuitamente, per non fare della politica un mestiere, come in parte è avvenuto. La politica a Sutri dev’essere un dono, per l’orgoglio di essere nati in un luogo così bello che va difeso e assistito come un bambino«. Poi l’affondo: «Io ho svolto tra mille difficoltà il ruolo di sindaco, come quello di padre e di madre, trovando sostegno in persone gentili e generose, e ostacoli soltanto in vecchi democristiani e fascisti con i quali non intendo misurarmi. Come membro del governo ho espresso questa mia posizione anche al presidente del consiglio, con la quale ho inaugurato una strada a Giorgio Almirante». Sgarbi si rivolge al leader di Fratelli d’Italia: «Nessuno più della Meloni – conclude Sgarbi – deve restare lontano dal fascismo, come ha dimostrato finora, e non dovrà essere ingannata a Sutri. Io farò quello che mi chiede il governo».