CIVITAVECCHIA – Si alza il livello dello scontro politico sulla questione del phase-out dal carbone. Dopo la lettera inviata dal sindaco Marco Piendibene ai ministeri competenti, arriva il sostegno del gruppo Alleanza Verdi Sinistra – Demos che, in due note distinte, prende posizione contro l’ordine del giorno approvato alla Camera che prevede la possibilità di prorogare fino al 2038 l’attività delle centrali a carbone, compresa Torrevaldaliga Nord.

«Esprimiamo il nostro pieno e convinto sostegno alla lettera del sindaco Piendibene», si legge nella prima nota firmata da AVS e Demos. «Non possiamo restare in silenzio di fronte alla notizia dell’ordine del giorno che prefigurerebbe l’estensione dell’attività della centrale: un segnale allarmante che minerebbe alla base il percorso di transizione energetica e lo sviluppo sostenibile che la nostra comunità ha scelto con chiarezza e determinazione».

Per le due forze politiche, l’impegno del territorio è stato netto: «Abbiamo detto addio alle fonti fossili per abbracciare un futuro più sostenibile, in linea con gli impegni europei e con la volontà dei cittadini».

Nel secondo comunicato, il gruppo consiliare AVS – con le firme del capogruppo Ismaele De Crescenzo e della consigliera Valentina Di Gennaro – attacca frontalmente il deputato Alessandro Battilocchio, firmatario dell’ordine del giorno. «Quell’atto, se approvato, condannerebbe la nostra città a tredici anni in più di veleni, polveri sottili e malattie, ignorando decenni di sacrifici e battaglie per la salute dei cittadini».

La frase attribuita a Battilocchio, secondo cui «da settembre occorrerà incalzare l’amministrazione sul phase-out dal carbone», viene definita «una presa in giro». «Come si può incalzare il Comune, mentre a Roma si firma un documento per rinviare di oltre un decennio il phase-out? Questa è la quintessenza dell’ipocrisia politica: dire una cosa ai cittadini e farne l’esatto contrario nelle sedi istituzionali», affermano De Crescenzo e Di Gennaro.

«Chiediamo – aggiungono – che Battilocchio e tutti i firmatari ritirino immediatamente quella proposta vergognosa e si impegnino una volta per tutte per la salute, l’ambiente e la vera transizione energetica di questo territorio».

Nel documento congiunto con Demos si legge anche che «la strategia energetica nazionale non può e non deve essere in conflitto con le scelte di un territorio che, pur consapevole delle complessità geopolitiche, ha deciso di affrontare la decarbonizzazione come una necessità inderogabile».

Il gruppo annuncia battaglia: «Continueremo a batterci in tutte le sedi per dire NO al rinvio, NO al carbone, SÌ a un futuro pulito e giusto per Civitavecchia». E chiude con un appello al Governo: «Il primo passo è l’immediato ritiro dell’ordine del giorno che condanna la nostra città a 13 lunghi anni di status quo, senza nessuna speranza di futuro».

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