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CIVITAVECCHIA – Sabato sera da incubo sulla strada provinciale Tolfa–Civitavecchia, dove si è verificato l’ennesimo blocco del traffico a causa di un semaforo da cantiere installato da mesi, senza che siano mai stati avviati i lavori di messa in sicurezza.
Un imbuto al limite del paradosso, che ha generato oltre 600 auto in fila, lasciate in attesa lungo una via fondamentale per la mobilità tra l’entroterra e il litorale.
Un episodio reso ancora più grave dal fatto che è avvenuto proprio nei giorni di TolfArte, manifestazione di richiamo turistico e culturale, che ha visto migliaia di visitatori raggiungere Tolfa, molti dei quali costretti a lunghe ore di attesa. Il blocco ha avuto riflessi anche sui collegamenti con l’ospedale San Paolo di Civitavecchia, rappresentando un rischio concreto per la sicurezza pubblica.
«Questa non è più una questione amministrativa, ma di sicurezza e rispetto per le comunità», attacca Luca Grossi, capogruppo di Forza Italia a Civitavecchia. «Siamo davanti a una gestione disastrosa da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale. La strada tra Tolfa e Civitavecchia è in condizioni vergognose da anni: frane, senso unico alternato, cantieri eterni, e totale assenza di manutenzione. Lo stesso vale per la Braccianese Claudia. Ringrazio i consiglieri metropolitani Frascarelli e Giammusso per la loro attenzione: portino questa denuncia nelle sedi istituzionali. Non siamo più disposti a subire in silenzio».
Ma è Giancarlo Frascarelli, consigliere metropolitano di opposizione, a puntare direttamente il dito contro il sindaco di Roma e della Città Metropolitana Roberto Gualtieri: «Sono almeno tre anni che denuncio queste situazioni, da quando mi sono insediato. Non ho mai visto una reale attenzione ai problemi, solo lettere di risposta piene di giustificazioni, mai di soluzioni. La strada di Tolfa è diventata pericolosissima, come molte altre dell’area metropolitana, eppure la macchina amministrativa resta immobile».
«Gualtieri deve organizzare una struttura che non sia solo di controllo, ma anche di intervento rapido e risolutivo, altrimenti rischia di essere chiamato in causa anche sul piano della responsabilità penale».
La preoccupazione ora si sposta su fine agosto, quando si terrà il Palio delle Contrade di Allumiere, altro evento di grande richiamo.
Il rischio è che l’ennesimo blocco trasformi una giornata di festa in un incubo per residenti e visitatori.
«La bellezza dei nostri territori non basta – conclude Grossi – se non è sostenuta da infrastrutture adeguate e sicure».
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